Nel corso degli anni, i metodi di raccolti fondi nel settore delle criptovalute sono notevolmente cambiati: dal declino delle Initial Coin Offering (ICO) all'entusiasmo verso le Security Token Offering (STO), per poi passare alla nascita delle Initial Exchange Offering (IEO). Le campagne per la raccolta di capitale si evolvono molto velocemente: anche quest'anno le aziende operanti in questo settore hanno ideato nuovi modi per lanciare i propri token.

La raccolta fondi rappresenta un elemento fondamentale per il successo di qualsiasi business. Il crowdsourcing è divenuto molto popolare in svariati settori, in particolar modo nel mondo decentralizzato delle criptovalute. Ma con il progresso della tecnologia e della società, anche i metodi di crowdsource cambiano.

Le ICO appartengono al passato?

Nel 2017, le ICO erano fra gli argomenti più popolari dell'industria delle criptovalute. Grazie alle ICO, quell'anno ben 875 progetti hanno ottenuto fondi per un valore complessivo di oltre 6 miliardi di dollari. Dando un'occhiata alle tendenze di ricerca su Google, ci si rende conto che la popolarità delle ICO ha raggiunto il proprio apice quando il prezzo di Bitcoin è arrivato al massimo storico, fra dicembre 2017 e gennaio 2018.

Google Trends

Il calo dell'interesse nelle ICO è iniziato nel 2018. Nonostante 1253 ICO raccolsero complessivamente circa 8 miliardi di dollari, la maggior parte di tali finanziamenti è avvenuta nel periodo tra gennaio e luglio. Nei primi tre trimestri del 2019, soltanto 84 progetti hanno ottenuto più di 350 milioni di dollari.

Questo non significa che le ICO siano scomparse del tutto. In fin dei conti, 350 milioni di dollari è un capitale ingente per un ecosistema ancora agli albori. E ci sono state ICO molto importanti anche nel 2019: a giugno, la vendita di token dell'azienda Algorand ha generato oltre 60 milioni di dollari, mentre quella di Tron Game Global ha raccolto circa 80 milioni.

La maturità dell'ecosistema svolge un ruolo importante

Non bisogna inoltre sottovalutare l'effetto che il collasso di Bitcoin dal suo massimo storico ha avuto sull'intera industria. Nel 2017, e in parte anche nel 2018, le ICO erano guidate da avidità e speculazione. La maggior parte della gente considerava il settore un modo per diventare ricchi in fretta, mentre le aziende hanno velocemente capito che potevano generare centinaia di migliaia di dollari semplicemente copiando i white paper altrui e promettendo rendimenti impossibili agli investitori.

Come dimostrato da uno studio, oltre l'80% delle ICO condotte nel 2017 non era altro che una truffa. Ora sono fortunatamente presenti delle regolamentazioni, e molti criminali sono stati processati per frode. Questi eventi hanno svolto un ruolo molto importante nel mettere in guardia il pubblico riguardo alle conseguenze delle proprie azioni, aiutando a diffondere maggiore consapevolezza sulla possibilità di cattiva condotta nell'industria.

Le STO sarebbero dovute diventare un'evoluzione delle ICO, ma per partecipare a queste campagne di raccolta fondi sono necessari requisiti irrealistici. Possono infatti prendere parte alle STO soltanto gli investitori riconosciuti dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.

Pertanto, nonostante le STO fossero sostenute da asset reali, l'elevata barriera d'ingresso ha impedito che divenissero delle valide opzioni per la raccolta di fondi. Ottenere capitale tramite una STO risulta incredibilmente complesso, proprio perché la SEC applica i medesimi requisiti delle tradizionali Initial Public Offering (IPO). Le STO risultano comunque molto più redditizie rispetto alle IPO.

L'arrivo delle IEO

Se il 2017 è stato l'anno delle ICO, il 2019 è quello delle IEO. Dopo il lancio da parte di Binance di una Offering per il token di BitTorrent, molti altri progetti si sono rivolti agli exchange di criptovalute che offrono il medesimo servizio.

Una IEO viene gestita da un exchange per conto della start-up che mira a raccogliere fondi. In cambio, la start-up deve pagare le commissioni di quotazione e una percentuale dei token venduti tramite IEO. Il rapporto fra exchange e start-up diventa pertanto simbiotico, in quanto i primi sono incentivati ad aiutare i secondi con marketing e promozioni.

Ronald Chan, Director of Partnership dell'exchange ProBit, ha dichiarato riguardo all'aumento di popolarità delle IEO:

"Innanzitutto, i piccoli investitori hanno iniziato a maturare una certa diffidenza nei confronti delle ICO. Gli utenti erano alla ricerca di marchi affermati nel settore delle criptovalute che potessero analizzare i progetti prima di partecipare alla vendita di token.

In secondo luogo, abbiamo assistito ad una proliferazione di exchange di criptovalute. Alcune di queste piattaforme hanno trovato redditizio soddisfare questa domanda, controllando la validità dei progetti prima di promuovere la vendita dei token."

Per certi versi, le IEO consentono agli utenti di trasferire il fardello della due diligence agli exchange, che si occupano di esaminare i progetti e garantire la loro affidabilità. Un altro vantaggio è che il token può essere immediatamente scambiato sull'exchange stesso.

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Molti credono che le IEO offrano un ambiente più equo per i nuovi arrivati, sia per quanto riguarda gli investitori alle prime armi che le start-up alla ricerca di fondi. Nischal Shetty, CEO di WazirX, il più importante exchange di criptovalute in India, considera il passaggio alle IEO un'evoluzione naturale di questo genere di attività. Inoltre, uno dei principali vantaggi delle IEO viene rappresentato proprio dal loro pubblico:

"Le IEO possono vantare un pubblico pronto, che comprende il funzionamento delle criptovalute, sia nel bene che nel male. Nel complesso, si tratta di un sistema vantaggioso per tutte le parti coinvolte."

Ciononostante, i cittadini statunitensi non possono ancora partecipare alle IEO. Queste campagne di raccolta fondi vengono infatti considerate illegali, in quanto i token sono beni azionari e gli exchange operano come broker non regolamentati. Il resto del mondo ha tuttavia dimostrato che le IEO sono il modo migliore per finanziare progetti basati su criptovalute. Lo dimostra il fatto che quest'anno le IEO hanno raccolto ben 1,5 miliardi di dollari, e senza la partecipazione degli investitori statunitensi.

Il venture capital va contro la filosofia della decentralizzazione?

In qualche modo, il venture capital (VC) non viene mai menzionato quando si parla di progetti crypto. Anche quando l'hype dell'ICO era al suo apice, gli investimenti VC erano diversi. Ne sono la prova  CircleCoinbase, due enormi progetti cryptoi che hanno ricevuto finanziamenti tramite VC.

Infatti, solo nel 2018, i progetti relativi a criptovalute e blockcahin hanno ricevuto ben 3 miliardi di dollari dal venture capital, quasi il 40% di quanto raccolto dalle ICO. È importante tenere a mente che tali finanziamenti arrivano da investitori di lunga data, che hanno tantissima esperienza e molte informazioni sulle quali basare i propri investimenti, a differenza dell'investitore ICO medio.

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Vijay Anand, angel investor e CEO di "The Startup Center", pensa che il tradizionale modello di finanziamento del venture capital sia contrario alla filosofia dell'intero settore crypto e blockchain. Durante un'intervista con Cointelegraph, Anand ha dichiarato:

“Un sistema distribuito (parlo di criptovalute/blockchain) possiede, curiosamente, anche alcune basi molto socialiste. Finanziare l'infrastruttura socialista usando misure capitaliste sembra una tesi fondamentalmente errata."

Uno dei maggiori vantaggi dell'ecosistema blockchain è la sua natura decentralizzata. Pertanto, idealmente, le startup blockchain non dovrebbero andare alla ricerca di finanziamenti centralizzati. Tuttavia, ciò non ha impedito ai fondi di VC di investire in società blockchain. Infatti, il 6 agosto 2019, il lender di criptovalute BlockFi ha ottenuto 18,3 milioni di dollari in un round di finanziamento guidato da Valar Ventures.

Le IDO saranno le prossime IEO?

Un'Initial DEX Offering (IDO) è simile ad un'IEO, ad eccezione del fatto che le IDO sono condotte su exchange decentralizzati (DEX), mentre le IEO vengono condotte su piattaforme centralizzate. Un paio di mesi fa, Raven Protocol (RAVEN) ha condotto un'IDO su Binance DEX.

Tuttavia, attualmente gli exchange decentralizzati possiedono una trazione molto limitata, tant'è che molti membri della comunità ne hanno messo in dubbio l'utilità. Binance DEX stesso ha un volume di trading giornaliero di appena 2 milioni di dollari. A riguardo, Chan dell'exchange ProBit ha dichiarato:

“I DEX non ha ancora raggiunto la maturità in termini di numero di utenti e profondità del registro degli ordini. Per essere popolari, le IEO di successo hanno bisogno di una buona utenza e di un buon engagement con tali utenti."

Una continua evoluzione

Un'ICO è semplicemente uno strumento per la raccolta di fondi. Per molte ragioni, gli svantaggi delle ICO avevano dato origine alle STO e alle IEO. Le IEO sono praticamente un'ICO con un nuovo livello di mediazione e regolamentazione, che tenta di garantirne il valore e ridurre i rischi per i partecipanti. Le STO, d'altro canto, hanno una soglia d'ingresso così alta che diventano insostenibili per la maggior parte dei progetti.

Il calo dell'interesse nelle ICO può essere attribuito al rafforzamento delle regolamentazioni che circondano il mercato. Inoltre, l'investitore medio è ora molto più consapevole dei rischi, e svolge più ricerche rispetto a un paio di anni fa. Tuttavia, le IEO si sono dimostrate un buon compromesso tra la struttura liberale delle ICO e quella dacronica delle regolamentazioni associate alle STO.