L'International Criminal Police Organization (ICPO), conosciuta anche con il nome di Interpol, sta indagando su come poter sorvegliare i crimini nel metaverso.

L'intenzione dell'Interpol di supervisionare le attività criminali nel metaverso è stata rivelata dal segretario generale Jurgen Stock, il quale ha evidenziato la capacità di criminali "sofisticati e professionali" di adattarsi ai nuovi strumenti tecnologici per commettere reati.

Quattro mesi fa – in occasione della 90° Assemblea generale dell'Interpol a Nuova Delhi, in India – l'Interpol ha persino lanciato un proprio ufficio nel metaverso. L'annuncio recitava:

"Man mano che il numero di utenti sul metaverso cresce e la tecnologia si sviluppa ulteriormente, anche l'elenco di potenziali crimini si espanderà, arrivando ad includere reati contro i bambini, furto di dati, riciclaggio di denaro, frode finanziaria, contraffazione, ransomware, phishing e molestie sessuali."

L'ufficio dell'Interpol nel metaverso. Fonte: Interpol

Secondo Stock, i criminali hanno iniziato a prendere di mira gli utenti sul metaverso e piattaforme simili: "Dobbiamo essere in grado di rispondere in maniera adeguata a queste minacce.

Ma cosa costituisce un crimine nel metaverso? Madan Oberoi, Direttore esecutivo della tecnologia e dell'innovazione dell'Interpol, ha a tal proposito commentato:

"Esistono alcune attività che non sono sicuro se possano essere definite crimini o meno. Certo, sarebbero crimini nel mondo fisico... ma possiamo applicare le stesse regole al mondo digitale? È qui che sta la difficoltà."

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L'organizzazione ha anche creato una nuova unità, dedicata alla lotta ai crimini crypto:

"Le criptovalute stanno divenendo una delle principali minacce in tutto il mondo, ha commentato Jurgen Stock, capo dell'Interpol.

L'Interpol Global Complex for Innovation di Singapore sta lavorando a un meccanismo per affrontare le sfide che emergono dal mondo crypto."