Tutti gli occhi sono su Litecoin in un'impennata dei prezzi generale che rivaleggia con la recente ripresa del Bitcoin.

Il prezzo della criptovaluta di Charlie Lee, creata nel 2011, ha visto una crescita del 30 percento in appena 24 ore, imputabile ad una serie di fattori.

Stando a quanto riportato dalla CNBC, il CEO di Litepay Kenneth Asare ha annunciato che oltre 41 paesi del mondo, inclusi USA, Regno Unito, Cina e Germania, avranno accesso al sistema di pagamento Litepay.

Allo stesso tempo, Coinbase ha annunciato che lancerà sul mercato 'Coinbase Commerce', un software che consentirà ai venditori di accettare facilmente pagamenti in Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum e Litecoin.

L'hard fork è una truffa, ha dichiarato Charlie Lee

Un altro fattore che ha contribuito all'aumento del prezzo del Litecoin è il presunto fork che dovrebbe dar vita al Litecoin Cash. In una vicenda che molti paragonano alla saga Bitcoin-Bitcoin Cash, ai detentori di Litecoin sono stati promessi 10 Litecoin Cash per ogni Litecoin in loro possesso.

Il sito web di Litecoin Cash afferma che la nuova moneta, LCC, sarà basata sull'algoritmo del Bitcoin, SHA256, piuttosto che su Scrypt, l'algoritmo utilizzato per verificare le transazioni di Litecoin.

Lo stesso sito web tenta inoltre di attrarre gli utenti promuovendo la possibilità di utilizzare, per minare il nuovo LCC, l'hardware normalmente utilizzato per minare Bitcoin. L'hard fork è programmato per domenica 18 febbraio o al blocco 1371111.

Come mostra l'immagine qui sotto, la moneta frutto del fork avrà una supply massima pari a dieci volte quella del Litecoin, consentendo agli utenti di reclamare LCC con un rapporto di 10:1 rispetto ai LTC. Dopo la distribuzione gli utenti potranno iniziare il mining.

Litecoin

Fonte dell'immagine: Litecoinca.sh

Il fork Litecoin Cash è stato annunciato giorno 3 febbraio. La notizia ha subito richiamato l'attenzione di Charlie Lee, fondatore di Litecoin, che ha denunciato il fork definendolo "una truffa".

Per rendere il tutto più interessante, il sito web di Litecoin Cash dichiara inoltre che prendere il nome della moneta oggetto del fork non è altro che una buona prassi della comunità cripto.

“We're using the Litecoin Cash name simply because it has become customary in recent months for a coin which forks a Blockchain to prefix its name with the name of the coin being forked. This practice has become a widely understood convention. We're not associated or affiliated with Charlie Lee or any of the Litecoin team in any way; we are big fans though.”

La community si unisce al coro

Lee non è stato di certo l'unico membro della community a denunciare il fork.

Il cypherpunk Jameson Lopp si è rivolto a Twitter con un post ironico che pareva prendersi gioco di Roger Ver e della sua posizione sul Bitcoin Cash, seguito da un tweet che sottolineava l'assurdo numero di fork del ‘Bitcoin’ aventi unico scopo quello di sfruttarne il nome:

Un altro utente di Twitter ravvisava una truffa indifendibile - evidenziando il fatto che gli sviluppatori di Litecoin non sono affiliati in alcun modo:

Brian Haggerty ha fatto notare che Litecoin Cash non possiede nemmeno un white paper e ha invitato gli utenti a tenere al sicuro le chiavi private dei propri wallet di Litecoin:

Un fork per i miner - o così sembra

Una delle sfaccettature più interessanti del fork di Litecoin Cash è probabilmente il suo intento di supportare vecchi hardware per il mining. I creatori di Litecoin Cash sembrano infatti interessati a creare una nuova criptovaluta che permetta ai proprietari di dispositivi per minare Bitcoin obsoleti di rispolverare la loro attrezzatura.

La difficoltà nel mining di Litecoin Cash dovrebbe venire gestita dall'algoritmo DarkGravity V3 di Evan Duffield, fondatore di Dash mentre i nuovi blocchi dovrebbero essere creati ogni 2,5 minuti - “quattro volte l'ampiezza di banda delle transazioni di Bitcoin, transazioni il 90 percento più economiche di quelle di Litecoin”.

Sebbene alcuni possessori di Litecoin possano giovare dalla distribuzione della nuova criptovaluta, dovrebbero comunque tenere a mente che i loro Litecoin dovranno trovarsi in un wallet desktop, e non in un exchange.

Il Bitcoin Cash ha raccolto il supporto di exchange in tutto il mondo ma sembra improbabile che i più grandi tra questi collaborino con questo fork. Il semplice fatto che il fondatore di Litecoin abbia denunciato la moneta potrebbe bastare perché non prendano quella direzione.