Nonostante sia stato creato oltre dieci anni fa, per molte persone Bitcoin (BTC) risulta ancora troppo difficile. Persino Tim Draper, noto sostenitore di BTC, ha ammesso che la complessità della criptovaluta è uno dei principali ostacoli per l'adozione da parte delle masse.

Più recentemente due figure chiave della comunità delle criptovalute, Mark Cuban e Tyler Winklevoss, hanno tenuto un dibattito informale su Twitter per discutere di tale argomento.

Cuban: Bitcoin dovrebbe diventare "comprensibile da chiunque"

Mark Cuban, presidente della squadra dell'NBA Dallas Mavericks, ha più volte espresso il proprio scetticismo nei confronti di Bitcoin: a settembre dello scorso anno aveva affermato che preferirebbe possedere banane piuttosto che criptovalute.

Quando gli è stato chiesto su Twitter come a suo parere Bitcoin dovrebbe cambiare per raggiungere il successo, Cuban ha risposto che dovrebbe diventare abbastanza semplice "da poter essere usato da mia nonna":

"Deve diventare semplice da usare, è ovvio. Dovrebbe diventare completamente privo di ostacoli e comprensibile da chiunque. [...] Ci sono così tante complessità in Bitcoin: l'halving, il mining..."

Molti membri della comunità delle criptovalute hanno dato ragione a Cuban, ammettendo che Bitcoin è ancora troppo difficile da usare.

Winklevoss: il basket è più complesso di Bitcoin

Tyler Winklevoss, cofondatore dell'exchange di criptovalute Gemini, si è poi unito alla discussione. Winklevoss ha dichiarato che, senza alcuna conoscenza preesistente del gioco, il basket è molto più complesso di BTC:

"Le regole del basket sono di gran lunga più complesse, ma non mi pare che questo abbia rappresentato un ostacolo."

Meno di dieci minuti più tardi, Cuban ha risposto:

"Uno è stato inventato in una palestra da un tizio chiamato James, che voleva far divertire i bambini con un cesto per pesche e una palla.

L'altro è stato creato da una persona che nessuno riesce a trovare e che centinaia di persone sostengono di essere, con un computer e un algoritmo che fa discutere milioni di persone.

Qual è più semplice, quindi?"

Winklevoss ha sottolineato che queste storie "sono interessanti da un punto di vista storico", ma che alla fine non interessano a nessuno:

"Scommetto che se facessi un sondaggio fra tutti gli appassionati di basket che comprano biglietti per guardare le partite dei Dallas, meno dell'1% saprebbe che il gioco che stanno osservando è stato inventato da un tizio chiamato James che voleva far divertire i bambini. E allo 0% importerebbe."