Nell'ultimo decennio, il settore della blockchain è passato da meno di qualche milione di dollari a un'industria da 1.000 miliardi di dollari. Tuttavia, una cosa che lo spazio deve ancora raggiungere è una soluzione interoperabile decentralizzata e sicura.

Prendiamo come esempio il passaggio da Ethereum a Bitcoin, la più grande rete blockchain. Storicamente, gli exchange centralizzati sono stati una delle poche soluzioni sicure e praticabili per passare da una catena all'altra.

BitGo, un provider di soluzioni centralizzate, offre agli utenti di Ethereum il più grande bacino di liquidità per ottenere l'esposizione al Bitcoin (BTC) tramite Wrapped Bitcoin (WBTC). L'IOU di BitGo rappresenta oltre il 93,6% dei Bitcoin trasferiti su Ethereum. Gli utenti devono affidarsi alle piattaforme partner di BitGo, come gli exchange centralizzati o CoinList, per scambiare BTC e WBTC.

Il dominio di WBTC lo espone a evidenti rischi di centralizzazione e di regolamentazione. RenBTC, una piattaforma gestita da Alameda Research, si è sciolta nel Dicembre 2022 dopo il fallimento di FTX, e lo stesso potrebbe accadere anche a BitGo. Il recente provvedimento normativo nei confronti di Paxos per l'emissione della stablecoin Binance USD (BUSD), sostenuta dal dollaro americano, potrebbe anche portare servizi come BitGo nel mirino della U.S. Securities and Exchange Commission.

Inoltre, è necessario sviluppare l'interoperabilità tra le piattaforme di smart contract e altre blockchain specifiche per le applicazioni. Le sidechain e i rollup su Polygon, Arbitrum e Optimism rappresentano il 90% del volume dei bridge cross-chain di Ethereum. I bridge Rainbow e Fantom di Near sono le uniche blockchain indipendenti con un notevole total value bloccato sui bridge Ethereum.

Quota di mercato dei bridge Ethereum per TVL. Fonte: Dune

Diversi progetti cripto importanti, come Polkadot e Cosmos, hanno implementato la modularità da zero per costruire una piattaforma cross-chain sicura e scalabile, con l'obiettivo finale di creare una "rete di reti" interoperabile. Tuttavia, Cosmos non ha ancora attratto sufficiente liquidità nel suo ecosistema, mentre Polkadot continua a rimanere in fase di sviluppo.

Il problema della centralizzazione dei bridge

Nel 2021 abbiamo assistito all'emergere di un "futuro multichain" in cui diverse blockchain ospitano funzioni specifiche ma sono unite tra loro da soluzioni interoperabili. La prima generazione di bridge era altamente primitiva e centralizzata, il che ha finito per renderla un bersaglio facile per gli exploit.

La prossima generazione di soluzioni interoperabili andrà ad operare come blockchain separate per includere la decentralizzazione e migliorare la sicurezza. Queste includono token di trasferimento intermedi come RUNE (RUNE) di THORchain. Tuttavia, il volume giornaliero dei trasferimenti tramite THORchain è rimasto al di sotto dei 20 milioni di dollari, il che suggerisce che non è riuscito a raggiungere il suo scopo.

Threshold, che introduce un portale privato e trustless per Bitcoin su Ethereum, sarà lanciato nel primo trimestre del 2023. Cercherà di sostituire i provider centralizzati come BitGo nel creare un ponte di liquidità tra Bitcoin ed Ethereum.

Alcuni altri protocolli si concentrano sull'interoperabilità tra le piattaforme di smart contract.

LayerZero è un protocollo di interoperabilità omnichain che consente lo sviluppo di applicazioni come exchange decentralizzati e protocolli di prestito. Questi protocolli possono interagire con catene monolitiche come Ethereum, Cosmos Hub e Solana. Stargate è il primo DEX costruito utilizzando LayerZero e ha una liquidità di 324 milioni di dollari distribuiti tra Ethereum, Polygon, BNB Smart Chain e Avalanche.

Celestia è una blockchain layer-1 costruita utilizzando il Cosmos SDK. La piattaforma supporta l'esecuzione di smart contract, ma è responsabile solo di ordinare le transazioni e rendere più accessibili i dati di una blockchain.

Il suo scopo è quello di fungere da livello intermedio tra i rollup di Ethereum e la mainnet, comprimendo i dati dei rollup per una più rapida esecuzione sul layer 1 di Ethereum. Celestia non verifica i dati dei blocchi, ma aiuta a ottimizzare il costo del gas e la velocità di esecuzione. Questa capacità si estenderà alle blockchain di layer 1 come Cosmos, Solana e Avalanche.

Nel primo trimestre del 2023 il team eseguirà un test finanziato con incentivi per avviare i test pubblici e ricompensare i validatori della testnet con un potenziale airdrop di token nativi.

Annuncio degli incentivi per la testnet di Celestia. Fonte: Discord di Celestia

Fuel Labs, il team che ha realizzato Fuel Network, ha anche sviluppato la Fuel Virtual Machine e il linguaggio di programmazione Sway, che migliora la velocità delle transazioni. Il team ha lanciato la sua seconda beta testnet nel Novembre 2022, e la testnet pubblica dovrebbe entrare in funzione nel 2023.

Nonostante lo spazio interoperabile sia ancora poco sviluppato ed esposto a rischi di centralizzazione, diversi team stanno lavorando a soluzioni decentralizzate che saranno lanciate nel 2023. Questi protocolli faranno da tramite sicuro per la liquidità tra i protocolli finanziari decentralizzati e le altre blockchain layer-1. Inoltre, contribuiranno a costruire un futuro multichain, in cui l'esperienza dell'utente sarà agnostica rispetto alla blockchain e i protocolli interagiranno tra loro senza soluzione di continuità.

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