Nvidia, celebre produttore statunitense di hardware per computer, ha aggiornato le proprie stime finanziarie per l'ultimo trimestre di quest'anno fiscale.

La compagnia prevede un indebolimento delle vendite, sia per quanto riguarda il settore del gaming che dei centri dati, in parte a causa dell'eccesso di scorte dovuto al crollo dei mercati delle criptovalute. Le entrate previste per il quarto trimestre saranno 2,20 miliardi di dollari, decisamente minori rispetto alla proiezione precedente di 2,70 miliardi.

La frenesia del mining di criptovalute aveva notevolmente incrementato la domanda per le Graphics Processing Unit (GPU) prodotte da Nvidia. Tuttavia, quando tale domanda è improvvisamente scomparsa a causa del collasso delle monete digitali, il prezzo eccessivo di questi prodotti ne ha ostacolato l'acquisto da parte dei videogiocatori. Jensen Huang, fondatore e CEO di Nvidia, ha definito questa fase "sbronza da criptovalute".

Oltre alla mancanza di interesse da parte dei miner, fra i motivi della riduzione delle stime finanziarie viene anche citato "il deterioramento delle condizioni" in Cina.

A dicembre dello scorso anno l'azienda aveva già affrontato una vendita in massa delle proprie azioni: il valore della compagnia era infatti improvvisamente crollato del 54%. La notizia di oggi ha portato ad un'ulteriore contrazione del 15%.

Situazione potenzialmente poco rosea anche per l'avversario AMD. Christopher Rolland, analista finanziario di Susquehanna, crede che la compagnia abbia gestito ottimamente le aspettative, ma la riduzione dei prezzi delle GPU potrebbe ancora causare problemi. La popolare scheda video Radeon RX 580 di AMD, ampiamente utilizzata dai miner, viene attualmente venduta ad un prezzo di circa 180$: una riduzione del 67% rispetto al picco di 550$ raggiunto a febbraio dello scorso anno.