Dan Morehead, fondatore e socio amministratore della società di investimenti in criptovalute Pantera Capital, sarebbe sotto inchiesta per potenziali violazioni della legge fiscale federale a seguito del suo trasferimento a Porto Rico, noto paradiso fiscale.
In una missiva ricevuta il 9 gennaio, la Commissione finanziaria del Senato degli Stati Uniti (SFC) ha richiesto informazioni su oltre 850 milioni di dollari di profitti di investimento che Morehead avrebbe conseguito dopo essersi trasferito a Porto Rico nel 2020.
Morehead “potrebbe aver trattato” tali profitti come esenti dalle imposte statunitensi, secondo quanto riportato in una lettera del 9 gennaio del senatore Ron Wyden visionata dal New York Times.
Secondo la suddetta nota, l'SFC stava indagando sulla conformità fiscale di americani facoltosi che si erano trasferiti a Porto Rico e che potrebbero aver applicato impropriamente un'agevolazione fiscale al fine di evitare di pagare le tasse sui redditi percepiti al di fuori dell'isola.
“Nella maggior parte dei casi la maggioranza dei guadagni è in realtà un reddito di origine statunitense, riportabile nelle dichiarazioni dei redditi degli Stati Uniti e soggetto alle imposte statunitensi”, riporta la lettera.
“Ritengo di aver operato adeguatamente in merito alle mie imposte”, sostiene Morehead in un comunicato, aggiungendo di essersi trasferito a Porto Rico nel 2021.
Pantera Capital, fondata da Morehead, è stato il primo fondo di criptovalute negli Stati Uniti con investimenti iniziali cresciuti di oltre il 130.000%, come scrisse in un blog post del 26 novembre 2024.
Morehead ha lanciato Pantera Bitcoin Fund a luglio 2013, ottenendo un rendimento di oltre 1.000 volte superiore a quello del suo primo acquisto di Bitcoin (BTC) a 74 dollari. Morehead sottolinea che all'epoca l'1% della ricchezza finanziaria non si era ancora imbattuto in Bitcoin.

Patrimonio gestito da Pantera. Fonte: Pantera Capital

Pantera Capital detiene oltre 5 miliardi di dollari di asset in gestione, con oltre 100 investimenti di venture e il 47% del suo capitale investito al di fuori degli Stati Uniti, stando alla homepage della società.

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Imposte sulle crypto attirano l'attenzione delle autorità di regolamentazione di tutto il mondo

L'indagine su Morehead si colloca in un contesto di crescente controllo normativo sulle imposte sulle criptovalute. A giugno 2024, l'Internal Revenue Service (IRS) ha emesso una nuova norma che richiede che le transazioni di criptovalute negli Stati Uniti siano soggette a rendicontazione fiscale da parte di terzi.
A partire dal 2025, gli exchange centralizzati di crypto (CEX) ed altri broker inizieranno a segnalare le vendite e gli scambi di asset digitali, comprese le criptovalute.
Secondo Anndy Lian, autore ed esperto intergovernativo di blockchain, tale decisione potrebbe spingere i crypto investitori verso le piattaforme decentralizzate, creando una “situazione paradossale” che potrebbe ostacolare la tracciabilità del gettito fiscale.
A dimostrazione della reazione dell'industria crypto, a dicembre 2024 la Blockchain Association ha intentato una causa contro l'IRS, sostenendo che le norme siano incostituzionali in quanto includono gli exchange decentralizzati sotto il termine “broker”, estendendo ad essi i requisiti di raccolta dati.

Traduzione a cura di Walter Rizzo