Secondo quanto riportato il 25 aprile da Reuters, il governo delle Filippine permetterà a 10 aziende che operano nel settore delle Blockchain e delle criptovalute di svolgere le loro attività nell'area economica di Cagayan.

Grazie all'hub fintech creato dalla Cagayan Economic Zone Authority (CEZA), le società saranno le prime ad operare in quella che è stata definita la "Silicon Valley" asiatica. La CEZA è un'agenzia statale che gestisce la zona economica speciale di Cagayan.

Il direttore della CEZA Raul Lambino ha affermato che nell'area saranno consentiti exchange di criptovalute, attività di mining e Initial Coin Offering (ICO).

"Stiamo per rilasciare delle licenze a dieci piattaforme di exchange di criptovalute di vari paesi: Giappone, Hong Kong, Malesia, Corea."

Lambino ha evidenziato che le transazioni cripto-fiat e fiat-cripto devono essere condotte offshore, poiché non consentite dalle leggi delle Filippine.

Si prevede che le imprese generino posti di lavoro in cambio delle agevolazioni fiscali che riceveranno. La CEZA richiede inoltre alle società di investire almeno 1 mln di dollari in due anni e di pagare fino a 100.000$ in imposte di licenza. Lambino ha aggiunto che l'agenzia sta anche cercando di costruire un'università blockchain e fintech per formare dipendenti qualificati da impiegare nelle nuove società.

Qualche settimana fa, la Securities and Exchange Commission (SEC) delle Filippine ha pubblicato un avviso sui contratti di cloud mining, classificandoli come security.