BCB Blockchain, società basata su blockchain e sita a Singapore, ha sottoscritto un memorandum di intesa con un ente del Dipartimento di scienza e tecnologia delle Filippine (DOST) al fine di promuovere lo sviluppo delle smart city a livello locale. 

Stando a un comunicato stampa del 23 novembre, BCB Blockchain ha rilasciato un finanziamento di 300.000$ per sostenere incubatori e acceleratori di startup nelle Filippine grazie alla firma di un memorandum d’intesa con il Consiglio delle Filippine per la ricerca e lo sviluppo nei settori dell’industria, dell’energia e delle tecnologie emergenti (PCIEETRD).

Costruire smart city

L’iniziativa congiunta intende semplificare lo sviluppo delle startup locali il cui obiettivo è creare progetti di smart city. Inoltre, la società ha stretto partenariati con una serie di istituti di formazione locali per condividere la propria esperienza e dare il proprio contributo alle attività promozionali, di ricerca e sviluppo, agli hackaton e a tutti i progetti volti a promuovere lo sviluppo delle smart city e delle blockchain

Douglas Gan, CEO di BCB Blockchain, ha affermato: 

“Fornendo al DOST e alle università le risorse e la conoscenza tecnica di cui dispone BCB Blockchain, intendiamo migliorare le loro competenze nell’ideazione e nello sviluppo di progetti di smart city. Seguiremo questi enti e daremo loro l’opportunità di accedere a seminari, fondi, materiali, eventi e supporto tecnico”.

Le Filippine accolgono le tecnologie emergenti

Quest’estate, il Dipartimento di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (DICT) delle Filippine ha sottoscritto un memorandum d’intesa con la Monsoon Blockchain Storage, società operante nel settore blockchain e sita negli USA. In questa collaborazione, la Monsoon si configurava come consulente in materia di blockchain per il DICT, offrendo servizi quali analisi socio-economiche o analisi dei costi e dei benefici di soluzioni basate sulla blockchain nel contesto filippino. 

Nel frattempo il senatore filippino Grace Poe ha dichiarato che il legislatore locale non dovrebbe affrettarsi a promulgare una normativa sulla fintech:

“Per la maggior parte dei nostri compatrioti si tratta di un settore sconosciuto. Alcuni di loro, tuttavia, ne sono entrati in contatto tramite i prestiti online. E senza avere accesso alle giuste informazioni, molti di loro sono effettivamente a rischio di truffa.”