L’oligarca russo Oleg Deripaska ha nuovamente chiesto al governo russo di non ignorare Bitcoin (BTC) dopo che il Federal Bureau of Investigation statunitense ha fatto irruzione nelle sue case a Washington e New York.

In un post pubblicato giovedì su Telegram, Deripaska ha affermato che la Bank of Russia ha “ignorato puerilmente il crescente mercato delle criptovalute,” mentre il Dipartimento del Tesoro statunitense “ha investito particolarmente in questa direzione.

Il miliardario ha sottolineato che criptovalute come Bitcoin hanno un enorme potenziale non solo per aiutare la Russia ad aggirare le sanzioni imposte dagli USA, ma anche per indebolire il dollaro statunitense:

“Gli USA hanno capito già da tempo che i pagamenti digitali non controllati sono in grado di annullare l’efficacia dell’intero meccanismo delle sanzioni economiche e distruggere il dollaro completamente.”

Deripaska ha menzionato specificamente la revisione delle sanzioni pubblicata a ottobre 2021 dal Tesoro statunitense. Stando all’oligarca, l’autorità statunitense ha “effettivamente ammesso” che i crescenti strumenti fintech come le criptovalute rappresentano una seria minaccia per il dollaro statunitense:

“Questo significa che lo sviluppo del mercato crypto non controllato dallo Stato può spingere il Tesoro statunitense a un potenziale default a causa del suo debito da 30.000 miliardi di dollari. [...] È ora di aprire gli occhi e prendere sul serio le criptovalute. Nell’establishment americano sempre più vecchio, ci sono ancora molte persone pronte a lottare.”

Venerdì scorso, il Tesoro statunitense ha pubblicato linee guida dedicate alle società crypto per assicurare la propria conformità con le sanzioni imposte dagli USA. Nel documento, l’autorità ha indicato che le sanzioni dell’Office of Foreign Assets Control (OFAC) “si applicano sia alle transazioni di valute virtuali che a quelle di valute fiat tradizionali,” aggiungendo:

“I membri del settore crypto hanno la responsabilità di garantire di non interagire, direttamente o indirettamente, con transazioni proibite dalle sanzioni OFAC, come relazioni con persone o proprietà bloccate, interazioni con commerci o transazioni legate a investimenti proibiti.”

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I commenti di Deripaska arrivano dopo che martedì gli agenti dell’FBI hanno fatto irruzione nelle case collegate all’oligarca a Washington e New York. Un rappresentante di Deripaska ha rivelato che le perquisizioni sono state effettuate sulla base di due mandati legati a sanzioni statunitensi. Deripaska, che secondo alcuni ha stretti rapporti con il presidente russo Vladimir Putin, è stato sanzionato dagli USA nel 2018.

In passato, l’oligarca russo aveva già criticato la banca centrale per aver respinto Bitcoin. A giugno, il miliardario ha affermato che la Russia dovesse adottare le crypto per fornire un “verso strumento finanziario che consentisse l’indipendenza nel regolamento del commercio estero.