La Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha dichiarato di aver intrapreso la sua prima misura contro i crypto truffatori “pig butchering” (macellai di maiali), accusando due presunte “false piattaforme di trading di crypto asset”.
La SEC ha citato in giudizio cinque entità e tre persone, a suo dire collegate ai presunti falsi exchange NanoBit e CoinW6, accusandoli di aver rubato quasi 3,2 milioni di dollari in seguito alla conquista della fiducia degli investitori ed alla instaurazione di relazioni con loro tramite i social media, secondo una dichiarazione del 17 settembre.
“Le accuse costituiscono le prime azioni esecutive della SEC relative a tale tipo di frode”, sottolinea la SEC.
“In questi due particolari casi, sosteniamo che i truffatori abbiano creato finti ecosistemi di criptovalute che mostravano una serie di informazioni false agli investitori”, sostiene il direttore della Division of Enforcement della SEC, Gurbir Grewal.
Today we charged multiple entities and individuals in connection with two relationship investment scams involving fake crypto asset trading platforms NanoBit and CoinW6, respectively. https://t.co/TSNv0X8aN8 pic.twitter.com/cSPhTQt3Aj
— U.S. Securities and Exchange Commission (@SECGov) September 17, 2024
Grewal evidenzia come la minaccia di queste truffe sugli investimenti basati su legami di fiducia “stia aumentando rapidamente, con tali frodi che diventano sempre più popolari”, ed i casi in questione ci ricordano “di stare in guardia” nei confronti degli investimenti promossi da estranei online.
SEC: I truffatori si fingevano professionisti “affascinanti”
Il 17 settembre la SEC ha citato CoinW6 davanti ad un tribunale federale della California, sostenendo di aver perpetrato uno schema con “una rete di individui” che si spacciavano per “giovani e seducenti professionisti” e di aver frodato almeno 11 investitori per oltre 2,2 milioni di dollari.
Stando alla SEC, i truffatori imputati avrebbero contattato gli investitori su LinkedIn e Instagram, con l'obiettivo di intraprendere relazioni private su WhatsApp tra luglio 2022 e dicembre 2023.
L'autorità di regolamentazione ha sostenuto che i truffatori abbiano convinto gli investitori ad aprire conti su CoinW6, sostenendo che avrebbero potuto guadagnare fino al 3% di rendimento giornaliero grazie a prodotti di staking, mining e yield farming, che secondo la SEC “erano del tutto fittizi”.
Gli investitori che tentavano di ritirare i fondi venivano presumibilmente accolti con richieste di pagamenti aggiuntivi per tasse e commissioni o venivano ricattati con la minaccia che i loro messaggi privati e sentimentali su WhatsApp sarebbero stati divulgati a familiari o amici.
La SEC ha riportato che un investitore anonimo si è rifiutato di inviare fondi aggiuntivi per un deposito cauzionale a causa di un presunto ordine delle forze dell'ordine ed è stato ricattato con la minaccia che i suoi messaggi più intimi sarebbero stati divulgati alla sua famiglia.
Una raccolta di messaggi presumibilmente inviati ad un investitore in cui si affermava che i loro messaggi sarebbero stati condivisi pubblicamente. Fonte: SEC
Contestualmente, la SEC ha citato in giudizio NanoBit e altre sei persone in un tribunale federale di New York, sostenendo che abbiano frodato almeno 18 persone per circa 968.000 dollari “spacciandosi per professionisti del settore finanziario in gruppi WhatsApp”.
L'autorità di vigilanza ha sostenuto che tra ottobre 2023 e giugno di quest'anno, Nanobit e altri hanno adescato gli investitori ad utilizzare la piattaforma sostenendo – per infondere fiducia – che l'affiliata NanobitUS Securities fosse un broker registrato presso la SEC.
La SEC ha inoltre segnalato la presenza di initial coin offering “completamente fittizie”, finalizzate a trasferire i fondi degli investitori su conti bancari a Hong Kong.
Quando gli investitori andavano a ritirare i fondi da NanoBit, venivano sottoposti da commissioni aggiuntive ed altre motivazioni atte a non procedere: secondo la denuncia, ad un investitore anonimo è stato riferito che non poteva prelevare i propri fondi perché in debito di quasi 11.000 dollari per le “commissioni per i miner del Ghana”.
Estratto in evidenza della denuncia della SEC contro NanoBit, in cui si afferma che un investitore non è stato in grado di ritirare i fondi. Fonte: CourtListener
La SEC ha accusato sia CoinW6 che NanoBit di aver violato le disposizioni antifrode della legge sui titoli. CoinW6 è stata inoltre accusata di aver offerto e venduto titoli non registrati.
L'autorità di regolamentazione ha infine chiesto ingiunzioni permanenti, sanzioni e risarcimento con interessi anticipati nei confronti di entrambe le entità.
Traduzione a cura di Walter Rizzo