Stando a quanto riportato da Business Korea, il Ministero delle Scienze e delle Tecnologie dell'informazione e delle Comunicazioni (MSICT) della Corea del Sud si è impegnato a sostenere ulteriormente la crescita dell'industria della blockchain nazionale.

Il ministro Min Won-ki ha tenuto un meeting con le startup di quelli che il governo ha definito "i 10 principali settori ICT della quarta rivoluzione industriale".

L'incontro è stato dedicato ai progetti pilota avviati dal governo per rafforzare il mercato delle blockchain e migliorare i servizi pubblici con l'investimento di 4,2 miliardi di won (3,7 milioni di dollari). I partecipanti hanno esaminato l'impiego della tecnologia blockchain nello sdoganamento, nel controllo della provenienza degli animali e nelle transazioni immobiliari. Min ha dichiarato:

"Considerando il fatto che non vi è alcun divario significativo in termini di tecnologia blockchain tra la Corea del Sud e gli altri paesi, abbiamo un'ottima opportunità di diventare i leader del settore. Il governo sosterrà attivamente le compagnie nazionali per aiutarle a guidare il mercato globale delle blockchain."

I rappresentanti delle startup hanno evidenziato la necessità di fornire supporto per la ricerca e lo sviluppo nel settore privato e creare un ambiente competitivo e salutare tra gli sviluppatori blockchain nazionali e stranieri.

Sebbene il governo sudcoreano abbia vietato tutti i tipi di Initial Coin Offering (ICO) e da allora non ha sviluppato alcuna politica correlata, il paese è noto per il suo approccio proattivo verso l'adozione della tecnologia.

A settembre, il MSICT ha avviato un corso di formazione di sei mesi per trasformare i quarantadue candidati in "blockchain specialist", con l'obiettivo di aumentare la disponibilità di professionisti qualificati nella fiorente economia blockchain del paese.

Qualche settimana fa, il Servizio Doganale Coreano ha firmato un accordo con Samsung SDS per implementare la tecnologia blockchain nel suo sistema di sdoganamento. L'ente spera di semplificare e rendere più sicuro il processo di condivisione dei documenti in ogni sua fase, da quella di dichiarazione delle merci esportate a quella di consegna.