Do Kwon, il co-fondatore dell'ecosistema Terra, ha affermato su Twitter di "non essere in fuga o roba del genere," dopo che la Polizia di Singapore ha svelato che Kwon non si trova nella città-stato.

Il 14 settembre, le autorità sudcoreane hanno emesso un mandato d'arresto nei confronti di Kwon e di altri cinque soci per presunte violazioni delle leggi sui mercati dei capitali. Si supponeva che in quel momento si trovassero tutti a Singapore, quando il 15 settembre i pubblici ministeri hanno tentato di revocare i loro passaporti.

Su Twitter, Kwon ha scritto:

"Non siamo in fuga o roba del genere. Siamo disposti a collaborare con qualsiasi agenzia governativa che mostri interesse a comunicare. Non abbiamo nulla da nascondere."

Kwon non ha rivelato dove si trovasse, affermando su Twitter che "la community non ha alcun motivo di conoscere le mie coordinate GPS." Ha aggiunto che si stanno difendendo in "più giurisdizioni" e che farà luce sulla verità "nei prossimi mesi:"

"Ci stiamo difendendo in più giurisdizioni. Abbiamo mantenuto un livello d'integrità estremamente alto, non vediamo l'ora di chiarire la verità nei prossimi mesi."

Singapore non ha un trattato di estradizione con la Corea del Sud, ma la Polizia di Singapore ha dichiarato che aiuterà le autorità coreane per la risoluzione di questo caso.

A maggio, l'ecosistema Terra co-fondato da Kwon ha assistito al più grande crollo nella storia delle criptovalute, quando la sua stablecoin algoritmica TerraUSD Classic (USTC) – originariamente nota con il nome di TerraUSD (UST) – ha perso il suo ancoraggio al dollaro statunitense, raggiungendo un minimo di 0,006$.

L'altro asset dell'ecosistema, ora noto come Terra Luna Classic (LUNC), ha subito un destino simile: a maggio il prezzo è collassato ad appena 0,0000009$, nonostante il mese precedente avesse raggiunto il massimo storico di 119$. Il crollo di questi due asset ha causato il panico nell'intero mercato delle criptovalute.

A giugno, i pubblici ministeri sudcoreani avevano vietato ai dipendenti di Terra di lasciare il Paese per impedire che sfuggissero alle indagini; tuttavia, al tempo Do Kwon risiedeva già a Singapore. A luglio le autorità sudcoreane hanno fatto irruzione in 15 aziende collegate a Terra, fra cui sette exchange di criptovalute, ottenendo così accesso ai dati relativi alle transazioni di USTC e LUNC.