Il conflitto commerciale globale potrebbe rivelarsi un aspetto positivo per il crescente riconoscimento di Bitcoin come bene rifugio al pari dell'oro, in virtù dei suoi vantaggi in termini di liquidità e accessibilità rispetto ai metalli preziosi.
Dal 2 aprile, quando il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l'imposizione di dazi reciproci sulle importazioni, i mercati finanziari sono stati sconvolti, determinando un crollo record dei mercati azionari tradizionali e una correzione di Bitcoin (BTC) al di sotto dei 75.000 dollari.
Nonostante l'oro resti il bene rifugio per eccellenza degli investitori in caso di stress geopolitico, gli analisti sostengono che la natura digitale e la liquidità 24/7 di Bitcoin stiano contribuendo ad accrescere ulteriormente l'interesse nei suoi confronti.
“Si vuole conservare il valore in qualcosa di diverso dagli asset statunitensi. Ma non vuoi possedere valute/debiti/asset di altre nazioni perché sono ancora più deboli e ti aspetti che si sviliscano”, sostiene in un post odierno su X Hunter Horsley, CEO del gestore di asset crypto Bitwise.
"Ti giri intorno e noti che si tratta di un bene che non può essere svilito, che non è controllato da nessun Paese e di cui puoi entrare in possesso immediatamente. Alla fine si decide di comprare Bitcoin”, spiega Horsely.
Fonte: Hunter Horsley
Nonostante il crescente ottimismo, l'oro rimarrà probabilmente l'asset dominante, soprattutto nel breve termine, sostiene Aurelie Barthere, principale research analyst presso la piattaforma di crypto intelligence Nansen, aggiungendo:
“Bitcoin è promettente, ma è ancora piuttosto volatile, potrebbe arrivarci gradualmente. La PBOC ha ridotto i titoli del Tesoro americano e aumentato le riserve auree per anni. Pertanto, mi aspetto che tale tendenza acceleri a prescindere dalla narrativa sulle criptovalute”.
Oggi il Ministero delle Finanze cinese ha annunciato nuove tariffe doganali pari all'84% sulle importazioni statunitensi, a decorrere dal 10 aprile, come misura di ritorsione contro la politica di Trump. Gli analisti ritengono che una risoluzione potrebbe ridurre l'incertezza e riaccendere la propensione per gli asset di rischio come le criptovalute.
I dazi imposti dalla Cina rappresentano la risposta di ritorsione al piano tariffario di Trump, il quale ha imposto una tariffa del 34% sulle importazioni cinesi a partire dalla data odierna.
Alcuni esperti del settore interpretano le trattative di Trump sulle tariffe globali come una mera “strategia di facciata” per consentire agli Stati Uniti di raggiungere un accordo con la Cina, uno sviluppo che potrebbe porre fine all'incertezza commerciale globale e favorire la ripresa di asset di rischio come le criptovalute.
Secondo quanto riferito, Cina e Russia starebbero ricorrendo a Bitcoin per i pagamenti
Alcune nazioni starebbero già facendo progressi verso l'utilizzo delle criptovalute per il settlement del commercio globale.
“Secondo quanto riferito, Cina e Russia avrebbero iniziato a regolare alcune transazioni in ambito energetico in Bitcoin e altri asset digitali”, riporta Matthew Sigel, responsabile della ricerca sugli asset digitali di VanEck, all'interno di una nota dell'8 aprile. “Si tratta di primi segnali del fatto che Bitcoin si sta evolvendo da asset speculativo a strumento monetario funzionale”.
Sigel ha citato altri esempi, tra cui i piani della Bolivia di importare elettricità utilizzando criptovalute e l'analisi della società di servizi francese EDF di utilizzare l'energia in eccesso per estrarre Bitcoin.
“Tali sviluppi riflettono un crescente interesse per i circuiti di transazione neutrali, in particolare tra le economie che mirano a bypassare il dollaro statunitense”, afferma Sigel.
Rapporti pregressi indicano inoltre che la Russia stia utilizzando Bitcoin e stablecoin per il commercio internazionale di petrolio, al fine di aggirare le sanzioni globali.
L'evoluzione del “profilo di volatilità” di Bitcoin indica inoltre che l'asset stia “gradualmente maturando da asset rischioso ad asset sicuro”, riporta André Dragosch, analista macro e head of research europeo di Bitwise.
Sebbene l'incertezza tariffaria continuerà a limitare la propensione al rischio durante i negoziati, gli sviluppi positivi potrebbero favorire nuovi investimenti nei mercati crypto.
“Inizieremo a registrare una rotazione verso i mercati delle criptovalute nel prossimo periodo, quando vi sarà più calma e pace nei mercati e gli investitori inizieranno a comprare i ribassi e a comprendere che alcuni asset sono sottovalutati”, riferisce a Cointelegraph Michaël van de Poppe, fondatore di MN Consultancy.
Traduzione a cura di Walter Rizzo