Più di 5.000 vittime del presunto schema piramidale in criptovalute Dunamiscoins hanno chiesto al parlamento ugandese di vedersi rimborsato il denaro perduto. 

Arthur Asiimwe, leader del gruppo di vittime che ha depositato l’istanza indirizzata alla portavoce del parlamento Revecca Kadaga, sostiene che il governo abbia dato il via libera alla società responsabile della presunta truffa, stando a un comunicato ufficiale rilasciato dal parlamento ugandese il 16 gennaio.

Le vittime di Dunamiscoins non sono soddisfatte delle indagini

Individuata per la prima volta a dicembre 2019, Dunamiscoins sarebbe coinvolta nella truffa di più di 10.000 soggetti e avrebbe causato loro perdite di denaro pari a circa 2,7 milioni di dollari. La società avrebbe chiuso i battenti dopo un solo mese dall’apertura, sottraendo denaro ai propri investitori e dipendenti dopo aver promesso loro un ritorno del 40%. 

Asiimwe ha sottolineato che il governo ugandese dovrebbe essere ritenuto responsabile per l’operato di Dunamiscoins: 

"Il governo ha concesso una licenza a questa società e le ha dato il via libera ad operare in qualità di istituto finanziario che non accetta depositi. Ha agito in qualità di società microfinanziaria. Ha promesso ritorni irrealistici."

Mentre due amministratori di Dunamiscoins sono stati processati a inizio gennaio, mentre uno dei soggetti chiave della truffa, Susan Awon, è ancora in libertà. Asiimwe si è detto scontento delle indagini condotte e sostiene che le autorità ugandesi dovrebbero adottare ulteriori misure per arrestare il terzo amministratore e procedere al rimborso del denaro sottratto.

Il Presidente ugandese avrebbe sostenuto Dunamiscoins

La prima ministra ugandese Kadaga ha promesso di impegnarsi insieme alle autorità competenti per risolvere la questione. Stando al comunicato ufficiale rilasciato dal parlamento, Kadaga si è espressa come segue:

"Poiché il Presidente è già stato informato, ci parlerò e la settimana prossima inviterò il ministro delle Finanze e l’Autorità ugandese di regolamentazione microfinanziaria per definire i prossimi passi."

Mentre le vittime di Dunamiscoins accusano il governo di non aver preso le misure necessarie per evitare la truffa, alcuni media sostengono che il Presidente ugandese Yoweri Museveni avesse supportato la società in passato. Stando all’agenzia di stampa locale The Independent, le vittime avrebbero dichiarato a Kadaga che la loro fiducia nella società era dettata dal supporto manifestatole dal Presidente e dalle continue pubblicità che sono apparse sui media. 

Nel frattempo Museveni ha assunto una posizione favorevole nei confronti della blockchain e delle criptovalute. Nel 2018 il Presidente ha incontrato i dirigenti del popolare exchange Binance per discutere degli sviluppi del settore.