Quest'anno la Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito pubblicherà un'analisi sulle criptovalute, in collaborazione con il Tesoro e la Banca d'Inghilterra (BoE): lo ha rivelato la stessa FCA nel suo piano d'azione per il 2018/2019
A fine marzo, il Tesoro del Regno Unito aveva annunciato la creazione di una speciale task force formata da membri della BoE e della FCA, per studiare il metodo migliore per regolamentare e supportare le tecnologie Blockchain. La FCA aveva inoltre rivelato di aver lanciato un sandbox normativo globale per l'industria fintech, così da poter testare le ultimissime tecnologia senza l'approvazione da parte di enti esterni.
Nella sezione intitolata "Priorità intersettoriali", la FCA descrive nel dettaglio come ha intenzione di gestire i mercati fintech, in continua innovazione e mutamento:
“Il nostro approccio è quello di mantenere un ambiente normativo nel quale consumatori e aziende possano massimizzare le opportunità di competizione e innovazione, al tempo stesso riducendo o mitigando i rischi associati."
Nel resoconto, la FCA ha poi spiegato che, nonostante al momento le criptovalute non rientrino nel loro "perimetro normativo [...] alcuni modelli d'utilizzo potrebbero essere compresi all'interno di tale perimetro, cosa che rende lo scenario particolarmente complesso". La FCA sottolinea inoltre di aver già rilasciato una serie di linee guida per la gestione di derivati in criptovalute, compresi future, contratti per differenza (CFD) e opzioni.
La FCA continuerà a monitorare il "numero di nuovi partecipanti nel mercato e la nascita di prodotti innovativi, per soddisfare le esigenze dei consumatori". Solo in questo modo sarà possibile comprendere se il settore fintech potrà "incrementare la competizione, nell'interesse dei cittadini".
Nel Regno Unito si è molto discusso in passato riguardo alla regolamentazione delle criptovalute: a marzo di quest'anno il direttore della BoE aveva suggerito che l'ecosistema delle monete digitali dovrebbe essere incorporato nel sistema finanziario tradizionale.
Per quanto riguarda il resto del Vecchio Continente, il Presidente dell'Autorità Bancaria Europea ha dichiarato che proibire a banche e istituzioni finanziarie il possesso e la vendita di criptovalute potrebbe essere più semplice che regolamentare l'intero settore.