Come recentemente riportato, nel primo trimestre del 2025 Bitcoin potrebbe beneficiare di oltre 612 miliardi di dollari di nuova liquidità, attenuando potenzialmente i timori degli operatori circa i ritardi della regolamentazione in materia di criptovalute negli Stati Uniti.
Nelle 24 ore precedenti alle 8:00 UTC dell'8 gennaio, Bitcoin (BTC) ha subito un ribasso di quasi il 6%, scivolando al di sotto della soglia dei 100.000 dollari, livello che ha rappresentato una resistenza psicologica dal 19 dicembre, stando ai dati di Cointelegraph Markets Pro.
Grafico giornaliero di BTC/USD, andamento degli ultimi 30 giorni. Fonte: Cointelegraph
Sebbene l'imminente insediamento del presidente eletto Donald Trump, previsto per il 20 gennaio, sia ritenuto un elemento estremamente positivo per il settore, i ritardi nell'implementazione delle normative sulle criptovalute potrebbero scoraggiare il sentiment degli investitori e far precipitare le quotazioni.
Tuttavia, secondo Arthur Hayes, cofondatore di BitMEX, la possibilità di introdurre 612 miliardi di dollari di nuova liquidità all'interno delle casse del Tesoro degli Stati Uniti entro marzo 2025 potrebbe controbilanciare qualsiasi disappunto sul fronte normativo. In un blog post del 7 gennaio, Hayes ha riportato:
“Un'eventuale battuta d'arresto da parte del team di Trump circa le proposte di legge pro-crypto e pro-business potrebbe essere compensata da un scenario estremamente positivo in termini di liquidità in dollari, con un incremento pari a 612 miliardi di dollari già nell'arco del primo trimestre.”
Account generale del Tesoro (Treasury general account, TGA), saldo iniziale. Fonte: Arthur Hayes/Substack
Secondo Hayes, la stampa di denaro accelererà in seguito all'insediamento di Trump, conducendo Bitcoin verso un top locale nel mese di marzo, prima dell'avvio di una potenziale correzione.
Hayes sostiene che la correzione sarà probabilmente guidata dalla disillusione nei confronti di una politica crypto tardiva da parte dell'amministrazione Trump.
"Il mercato si risveglierà all'istante di fronte alla realtà che Trump dispone al massimo di un anno per attuare qualsiasi variazione politica il 20 gennaio o intorno a tale data. Tale consapevolezza determinerà un violento sell-off delle criptovalute e di altri titoli azionari Trump 2.0”, affermava Hayes in un post del 18 dicembre.
A dispetto di una potenziale insoddisfazione a livello normativo, gli analisti rimangono ottimisti sulla traiettoria del prezzo di Bitcoin: taluni prevedono un top del ciclo superiore ai 150.000 dollari entro fine 2025, trainato dal previsto aumento di 20.000 miliardi di dollari della massa monetaria globale, in grado di favorire un investimento di 2.000 miliardi di dollari in BTC.
Riuscirà Bitcoin a recuperare i 100.000$ prima dell'insediamento di Trump?
La recente correzione di Bitcoin è stata attribuita alla riduzione dell'attività degli investitori istituzionali durante le festività natalizie.
Tuttavia, gli investitori istituzionali di solito reimpiegano il capitale all'inizio del nuovo anno. Secondo Binance Research, questa “iniezione di liquidità” istituzionale potrebbe permettere a Bitcoin di sorpassare i 100.000 dollari prima dell'insediamento di Trump previsto per il 20 gennaio:
“Sebbene sia possibile che BTC riconquisti i 100.000$ prima dell'insediamento di Trump in virtù delle aspettative di una regolamentazione positiva per le criptovalute, il mercato dovrà continuare a contare su condizioni favorevoli per sostenere tali livelli.”
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“Il mantenimento di questi livelli nel lungo periodo dipenderà da diversi fattori, tra cui l'effettiva implementazione delle normative in materia di criptovalute ed il percorso politico della Federal Reserve nel 2025”, conclude Binance Research.
In vista dell'insediamento di Trump, i detentori istituzionali di Bitcoin rimangono ottimisti. In seguito all'acquisto di BTC a quota 97.000$, KULR Technology Group, società quotata alla Borsa di New York, ha previsto che Bitcoin supererà i 200.000 dollari entro fine 2025.