Il governo venezuelano ha introdotto delle regolamentazioni per le rimesse di criptovaluta all'interno del paese. Lo rivela un decreto pubblicato dalla gazzetta ufficiale del paese il 7 febbraio.

Secondo il documento, la National Superintendency of Crypto Assets and Related Activities (SUNACRIP) sarà ora responsabile della tassazione relativa all'invio e alla ricezione di criptovalute. La nuova legislazione sarà applicata sia alle persone fisiche che alle persone giuridiche.

Il nuovo decreto prevede dei limiti mensili e delle commissioni sulle rimesse di criptovaluta, da pagare alla SUNACRIP.

La commissione massima per un trasferimento di criptovaluta è stata fissata al 15 percento, mentre quella minima è di 0,25€.

Il documento fissa anche un limite mensile per le rimesse di criptovaluta di 10 Petro, la valuta digitale statale basata sul petrolio. Secondo i dati di CryptoCompare, tale somma sarebbe equivalente a circa 600$.

Nel caso in cui dovesse venir superato il limite mensile, prima di effettuare ulteriori transazioni sarà necessario ottenere l'approvazione della SUNACRIP. Tuttavia, non è possibile superare in alcun caso il tetto massimo di 50 Petro, equivalenti a circa 3.000$.

Il documento non spiega come il governo abbia intenzione di controllare i servizi utilizzati per effettuare transazioni in criptovalute decentralizzate, come il Bitcoin (BTC), ma indica soltanto che le procedure di tassazione avverranno tramite una "piattaforma tecnologica".

Poche settimane fa, il volume di scambio settimanale del Bitcoin in Venezuela ha raggiunto un nuovo record, per via della forte iperinflazione che affligge il paese, accentuata ancora di più dalla crisi presidenziale. Solo sulla piattaforma P2P LocalBitcoins, in una settimana è stato scambiato l'equivalente di 7 milioni di dollari. Secondo un rapporto di Cointelegraph en Español, il Venezuela e la Colombia sono responsabili dell'85% dei volumi generati nell'America Latina sull'exchange P2P.

Il Venezuela ha introdotto da poco un nuovo framework normativo per criptovalute e tecnologie associate. Il decreto regola le entità coinvolte nel settore del mining e gli exchange di criptovalute, e introduce delle sanzioni per le attività che non sono in possesso delle licenze necessarie.