Secondo Vitalik Buterin, Ethereum deve riaccendere la rivoluzione "cypherpunk" che era stata immaginata per la blockchain agli albori di questa tecnologia. Il termine "cypherpunk" indica una persona che utilizza sistemi crittografici per garantire la propria privacy quando accede a una rete di computer, in particolare dalle autorità governative.
Secondo un post pubblicato da Buterin sul proprio blog in data 28 dicembre, Ethereum era stato inizialmente concepito come un "disco rigido pubblico, decentralizzato e condiviso" basato sulla messaggistica peer-to-peer e l'archiviazione decentralizzata dei file. Ma questa visione ha iniziato a svanire nel 2017, con la svolta del settore crypto verso la finanziarizzazione:
Make Ethereum cypherpunk againhttps://t.co/qEiOcZLEeg
— vitalik.eth (@VitalikButerin) December 28, 2023
Decentralizzazione, neutralità, partecipazione aperta e resistenza alla censura: sono questi alcuni dei valori "cypherpunk" che Buterin vorrebbe tornassero in Ethereum. Rimane inoltre fiducioso nel fatto che anche le applicazioni non finanziarie possano prosperare sulla blockchain.
Fortunatamente, questi valori non sono ancora spariti del tutto. Partecipare a sondaggi senza rivelare la propria identità, oppure implementare meccanismi come il quadratic voting e il cross-tribal consensus finding per aiutare le organizzazioni a governarsi da sole: queste attività si basano su principi in linea con l'originale movimento cypherpunk.
Inoltre, la popolarità dei rollup, delle zero-knowledge proof, dell'account abstraction e delle soluzioni per la privacy di seconda generazione è in aumento. Buterin vorrebbe vedere ulteriori iniziative di questo tipo su Ethereum.
“The goal of the stack is to enable this pluralism, but that the same time strive for growing interoperability across this plurality.” https://t.co/ExE0ILc2Vl pic.twitter.com/2IXkHMf5b7
— dr3a.eth (@dr3a_eth) December 28, 2023
"È certamente possibile realizzare progetti all'interno dell'ecosistema crypto che non seguono questi valori," ha ammesso Buterin, accennando ad alcuni esempi. Ad esempio la realizzazione di un layer altamente centralizzato protetto da una firma multipla, oppure di un ecosistema NFT i cui token sono memorizzati su un sito web centralizzato invece che su una piattaforma di archiviazione di file decentralizzata come IPFS.
Buterin ha aggiunto:
"Resistere a queste pressioni è difficile, ma se non lo facciamo, rischiamo di perdere il valore unico dell'ecosistema crypto. Non faremmo altro che ricreare un clone dell'ecosistema Web2 già esistente, ma con ulteriori inefficienze e passaggi aggiuntivi."
Detto questo, Buterin ha dichiarato di essere rimasto impressionato dalle soluzioni introdotte per risolvere alcuni dei principali problemi del settore. Ad esempio, gli exchange decentralizzati rappresentano una soluzione ai problemi di sicurezza degli exchange centralizzati. D'altra parte, Cowswap, Flashbots Protect e MEV Blocker hanno contribuito a limitare la gravità dei sandwich attack contro gli utenti di Ethereum.
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Il 28 dicembre, Buterin ha proposto di rendere più leggera e più semplice la chain Proof-of-Stake di Ethereum, riducendo il numero di firme che i validatori devono apporre per mantenere in funzione la rete.