Il token nativo di Ethereum, Ether (ETH), ha il potenziale per raddoppiare la sua valutazione di mercato nei prossimi mesi, grazie a una confluenza di indicatori tecnici e fondamentali di supporto.

Ieri il prezzo di Ether è aumentato di oltre il 9%, raggiungendo quasi i 3.300$ per la prima volta in 10 giorni. I guadagni hanno fatto seguito principalmente al rimbalzo dei prezzi in tutte le principali criptovalute, incluso Bitcoin (BTC), che ha guadagnato il 9,5% e ha siglato i 48.000$, anche in questo caso il livello più alto in 10 giorni.

Correlazione Ether-Bitcoin contro l'aumento dell'inflazione negli Stati Uniti

Il boom del mercato delle criptovalute del 1° ottobre ha coinciso con la pubblicazione del rapporto del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti sulla spesa dei consumatori.

I dati mostrano che l'indice dei prezzi della spesa per consumi personali degli Stati Uniti, il parametro dell'inflazione più considerato dalla Federal Reserve, è aumentato dello 0,3% ad agosto, registrando un rialzo del 3,6% rispetto allo scorso anno. Pertanto, l'inflazione di fondo è salita ai livelli più alti degli ultimi 30 anni.

Gli speculatori tendono a considerare Bitcoin una copertura contro l'inflazione: ciò spiegherebbe il guadagno della criptovaluta di riferimento all'aumento dei prezzi al consumo negli Stati Uniti.

Stando ai dati di CryptoWatch, la correlazione media a 30 giorni di Ether con Bitcoin si avvicina al valore di 0,89: in altre parole, ETH si muove quasi parallelamente a BTC.

Grafico giornaliero di BTC/USD vs. ETH/USD. Fonte: TradingView

Un sondaggio dell'Università del Michigan condotto tra il 25 agosto e il 27 settembre ha rilevato che le aspettative di inflazione a lungo termine tra i consumatori statunitensi sono salite al 3%, il valore più alto in un decennio.

Il risultato è apparso in contrasto con le opinioni di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, che descrisse l'aumento dell'inflazione come "transitorio" per mesi, per poi ammettere durante un recente intervento al Senato che i prezzi al consumo potrebbero rimanere elevati almeno fino al prossimo anno.

Di conseguenza, le pressioni inflazionistiche hanno dato ai rialzisti delle criptovalute un motivo per proporre Bitcoin come copertura definitiva. Michael Saylor, CEO di MicroStrategy, ha persino suggerito che le aziende dovrebbero convertire i loro titoli di Stato in BTC:

"In presenza di un'inflazione dilagante, contanti e credito diventano passività fatiscenti. Converti il tuo bilancio in #bitcoin per trasformare le passività in asset."

MicroStrategy detiene circa lo 0,5% della fornitura totale di Bitcoin in circolazione, dall'attuale valore di oltre 6 miliardi di dollari.

Supply squeeze

Il 5 agosto Ethereum ha subito un hard fork della rete, aumentando ulteriormente le prospettive rialziste per Ether grazie alla classica legge della domanda e dell'offerta.

Soprannominato London, l'aggiornamento ha introdotto il protocollo di miglioramento EIP-1559, che distrugge automaticamente una parte delle tariffe di rete: ad oggi, la EIP-1559 ha rimosso in modo permanente ben 410.404 ETH (circa 1,32 miliardi di dollari) dalla fornitura attiva.

Ethereum si sta anche preparando a cambiare il suo meccanismo di consenso da Proof-of-Work (PoW) a Proof-of-Stake (PoS). È già presente una staking pool che permette agli utenti di guadagnare ETH bloccando almeno 32 ETH all'interno di uno smart contract.

Finora, la quantità di ETH depositata nel contratto di staking di Ethereum 2.0 è passata da circa 11.500 a novembre 2020 a 7,82 milioni di ETH oggi. Detto questo, la transizione ha effettivamente rimosso temporaneamente dalla circolazione 7,82 milioni di ETH.

Totale degli ETH in stake sullo smart contract di Ethereum 2.0. Fonte: CryptoQuant

D'altra parte, la quantità totale di token Ether detenuti in tutti gli exchange di criptovalute è scesa ai minimi storici. I dati di CryptoQuant mostrano che gli exchange ora detengono solo 18,1 milioni di ETH, rispetto ai 23,73 milioni di ETH di un anno fa.

Riserve di Ether su tutti gli exchange. Fonte: CryptoQuant

Le riserve di ETH in calo mostrano che i trader potrebbero voler detenere i loro token Ether piuttosto che venderli per altri asset, in quanto potrebbe presentarsi un supply squeeze grazie agli investitori che cercano di entrare nel mercato di Ether, rendendolo ancor più prezioso:

"Con l'EIP 1559, l'offerta di #ethereum raggiungerà probabilmente un picco di circa 120 milioni, dopodiché scenderà e scenderà, e nel frattempo la domanda aumenterà. Sono abbastanza sicuro che il valore salirà."

Cup and handle

Un mix tra offerta inferiore e domanda sempre più elevata funge da sostegno rialzista per il prezzo di Ether. Nel frattempo, ulteriori prove di un breakout al rialzo provengono da un modello cup and handle sui grafici a più lungo termine di Ether.

La cup and handle è un modello di continuazione rialzista, che comprende un fondo arrotondato e una configurazione di canale discendente, come mostrato nel grafico sottostante. L'obiettivo di profitto della struttura è tipicamente ad una lunghezza pari all'altezza massima della "tazza".

Grafico giornaliero di ETH/USD con pattern cup and handle. Fonte: TradingView

Considerando che il livello di resistenza è vicino ai 4.000$, un breakout oltre tale cifra potrebbe spedire ETH a ben 6.000$: quasi il doppio del suo prezzo attuale.

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph. Ogni trade comporta dei rischi e dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.