Il declino del prezzo di Bitcoin (BTC) potrebbe essere dovuto a fattori geopolitici e finanziari. In un recente messaggio su Twitter, Gabor Gurbacs, Digital Asset Director presso il colosso degli investimenti VanEck, ha elencato svariate cause che potrebbero aver portato al crollo di Bitcoin a 6.500$.

È colpa della Cina?

Proprio come molti altri analisti, Gurbacs ha spiegato che la scorsa settimana la Cina ha annunciato nuove misure repressive contro gli exchange di criptovalute, aumentando la pressione di vendita sui mercati di Bitcoin.

In particolare, a suo parere molti investitori hanno compreso il rischio e optato per una rapida uscita dal mercato, nella speranza di acquistare nuovamente la criptovaluta a livelli più bassi:

"Penso che gli investitori siano preoccupati per le notizie provenienti dalla Cina, e pertanto alcuni hanno preferito abbandonare per poi rientrare a prezzi inferiori."

È colpa delle tasse?

Un'altra teoria molto popolare è che l'attività di trading di Bitcoin sia strettamente legata agli obblighi fiscali. È possibile infatti che negli Stati Uniti gli investitori stiano volutamente tentando di spingere il mercato verso il basso, così da poter segnalare scarsi profitti, o persino delle perdite, sui propri investimenti per il 2019.

Descritto da Gurbacs come "l'arbitraggio delle perdite fiscali di fine anno", non è ancora chiaro che genere di partecipazione sarebbe necessaria per far crollare i mercati tanto quanto avvenuto nell'ultima settimana.

È colpa della liquidità?

Gurbacs ha infine citato i dati raccolti da Skew Markets, secondo i quali la liquidità di Bitcoin sulle piattaforme di trading sta diminuendo molto velocemente:

"La liquidità di Bitcoin sta evaporando rapidamente, come indicato dall'incremento del bid-offer spread [La differenza tra il prezzo d'acquisto e quello di vendita di un asset] su un campione di 10 milioni di dollari.

Il bid-offer spread è aumentato notevolmente negli ultimi tre mesi. Fate attenzione, il mercato potrebbe scattare rapidamente verso l'una o l'altra direzione. Evitate ordini particolarmente grandi."