Bitcoin (BTC) inizia una nuova settimana in territorio familiare dopo un week-end di guadagni cospicui terminato in un ritracciamento. Quale sarà la prossima mossa?
Con un altro rialzo concluso a poco meno di 36.000$, la principale criptovaluta sta mostrando segni di forza, ma vecchi livelli di resistenza rimangono attivi. Le condizioni sono complesse: la migrazione dei miner in corso e la relativa price action hanno allarmato molti, mettendo a dura prova anche gli strumenti di previsione più accurati.
Tuttavia, con i fondamentali tornati a mostrare segni di vita, i rialzisti potrebbero finalmente avere qualcosa da festeggiare. Cointelegraph prende in esame cinque fattori in gioco per BTC/USD questa settimana.
Record per le azioni e carenze di petrolio
I principali mercati sono ancora in un’atmosfera da “Roaring Twenties” grazie all'ottima performance dell’S&P 500, che ha segnato nuovi massimi storici per sette giorni consecutivi.
Nelle ultime settimane, dati economici incoraggianti dagli Stati Uniti e gli interventi della Federal Reserve hanno spinto l’indice sempre più in alto.
“I mercati stanno riflettendo la continuazione di uno scenario che non potrebbe essere costruito meglio,” ha riassunto Chris Iggo, chief investment officer for core investments presso l’olandese AXA Investment Managers, in una nota citata da Bloomberg.
Una svolta interessante arriva dal petrolio, attualmente al centro di un altro picco di produzione OPEC+, con il prezzo in aumento mentre crescono le preoccupazioni sulla disponibilità di benzina ad agosto.
Con il dollaro statunitense stabile, sembra che la narrativa delle azioni sia probabilmente il fattore determinante in futuro: uno scenario che tradizionalmente ha aiutato la price action di Bitcoin.

I fondamentali non sono ancora fuori pericolo
Questo week-end Bitcoin ha assistito al più grande calo della difficoltà di sempre, ma potrebbe non essere sufficiente per stabilizzare la situazione. A -27,94%, il calo di sabato supera nettamente tutti i precedenti, riflettendo l’impatto della guerra contro il mining in Cina sul network di Bitcoin.
Stando ai dati della risorsa di monitoraggio BTC.com, però, il prossimo adeguamento potrebbe portare a una riduzione ancora più grande.
Dato che le regolazioni della difficoltà possono solo essere stimate prima che avvengano effettivamente, e possono cambiare molte cose nel corso del periodo di due settimane tra tali eventi, è difficile determinare quanto questo parametro deve diminuire per riflettere il vero stato del network.
Dopo il calo più recente, al momento il mining è notevolmente più attraente dal punto di vista economico per molti partecipanti esistenti e potenziali. Di conseguenza, è possibile che nei prossimi 13 giorni nuovi miner inizino ad operare, aumentando l’hash rate e attenuando potenzialmente la necessità di ridurre ulteriormente la difficoltà.
Uno sguardo ai movimenti dell’hash rate negli ultimi giorni mostra che un’inversione a U potrebbe essere già avvenuta, con l’hash rate tornato oltre 90 exahash al secondo (EH/s) rispetto ai minimi di settimana scorsa a 83 EH/s.
Al momento della stesura, però, Bitcoin si dirige verso un ulteriore calo della difficoltà del 28,68%.
“Dopo la riduzione del -27,9% di ieri, ora la difficoltà di Bitcoin è simile ai livelli toccati dopo l’evento di halving dell’anno scorso,” ha twittato domenica il noto account Dilution-proof condividendo un grafico della difficoltà annotato.
“Il prezzo, tuttavia, è più alto del +263%. Questo illustra quanto il mining di Bitcoin sia diventato incredibilmente redditizio per i miner efficienti.”

La price action di BTC sfiora i 36.000$
Sembra che il calo della difficoltà abbia avuto un tempismo perfetto. Dopo la regolazione, il prezzo di Bitcoin ha ricevuto una spinta notevole tornando a salire verso il limite superiore del suo range di trading.
BTC/USD ha incontrato poca resistenza per il resto del week-end, guadagnando circa il 5% prima della nuova correzione.

Cosa potrebbe limitare ulteriormente l’entusiasmo? Per il noto analista Rekt Capital, nei prossimi giorni due medie mobili (MA) potrebbero essere i migliori alleati dei ribassisti.
Come segnalato da Cointelegraph, il mese scorso BTC/USD ha assistito a un “death cross.” Questo evento indica l’incrocio verso il basso della MA a 50 giorni con la MA a 200 giorni, tradizionalmente considerato un segnale ribassista.
Ora, l’attuale forza del prezzo potrebbe svanire se Bitcoin dovesse raggiungere una delle due MA superiori al prezzo spot.
“Quando BTC riuscirà a superare i 36.000$, la prossima grande resistenza sarà nella zona dei 38.000$,” ha spiegato domenica Rekt Capital, aggiungendo un grafico riassuntivo.
“Non è solo il limite massimo del range di consolidamento macro in cui si trova Bitcoin, ma le due EMA del death cross (a 50 blu e a 200 nera) formeranno probabilmente una confluenza di resistenza.”

Lunedì, il trader Crypto Ed ha avvertito che l’avanzata del week-end finirà per svanire di nuovo.
“Ritracciamento completo in arrivo,” ha commentato, affermando che il mercato aveva bisogno di “retest reali” dei livelli inferiori per alimentare una vera ripresa rialzista.
BTC/USD ha tracciato una correzione dal massimo locale di 35.900$ fino a 33.410$, e al momento della stesura si trova a circa 33.700$.
Il volume non riesce a supportare la prospettiva rialzista
Il rally del week-end era sospetto per gli analisti che monitorano un importante elemento del mercato: il volume.
Nonostante la velocità dei guadagni, il volume è rimasto basso, quindi la loro affidabilità e sostenibilità era in discussione sin dall’inizio.
Lunedì, il servizio di monitoraggio on-chain CryptoQuant ha fatto notare che i volumi sono ancora in calo, indicando una mancanza di interesse da parte di grandi potenziali acquirenti.
“Sia gli afflussi che i deflussi stanno precipitando insieme al volume di trading nel mercato. Sembra che le whale stiano volando basso senza molta attività,” ha evidenziato la compagnia in un blog post.
“Un impulso verso uno dei due lati del mercato ha una probabilità elevata di innescare una reazione relativamente grande nel prezzo.”

Tuttavia, sabato lo statistico Willy Woo ha notato un aumento istantaneo di entità che possiedono grandi quantità di BTC, un classico segnale di interesse da parte delle whale. Questo sviluppo ha seguito il calo della difficoltà.
Come segnalato da Cointelegraph, altri profili di investitori stanno accumulando l’offerta disponibile di Bitcoin, in particolare il cosiddetto “Rick Astley,” l’HODLer di ultima istanza.
“Il signor Astley sta dicendo ‘gli short verranno distrutti’,” ha commentato Woo condividendo dati aggiuntivi a supporto dell’osservazione.
La fiducia degli investitori sta tornando lentamente
Quanto è ribassista attualmente il partecipante medio al mercato di Bitcoin?
Questa domanda trova tradizionalmente risposta nel Crypto Fear & Greed Index, e stando ai valori di questa settimana le cose potrebbero non andare poi così male.
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Lunedì, il Fear & Greed ha raggiunto il punteggio più alto da quasi tre settimane, 29/100. Durante l’ultima visita a questo livello, BTC/USD era diretto verso il massimo locale di giugno sopra i 41.000$.
Il Fear & Greed Index esamina un insieme di fattori per fornire stime sul sentiment nei mercati delle criptovalute, aiutando quindi a identificare quando gli asset sono ipercomprati o ipervenduti a un determinato prezzo.
I suoi massimi rialzisti tendono a raggiungere 95/100 o più, lasciando quindi a Bitcoin un ampio spazio di crescita prima dell’arrivo nel range “extreme greed” e della successiva correzione.
Il 22 giugno, l’indice ha toccato minimi di 10/100 (“extreme fear”) prima di rimbalzare verso l’alto.
