Il 1° ottobre, Bitcoin (BTC) ha riconquistato i 47.000$, mentre il dollaro statunitense traccia una correzione dopo aver raggiunto un livello intoccato da un anno. La stretta correlazione inversa tra Bitcoin e il dollaro nell’ultimo mese suggerisce che la debolezza di quest’ultimo potrebbe spingere il prezzo di BTC ancora più in alto.
Il dollaro crolla dopo lo shock nel mercato del lavoro
Nel dettaglio, giovedì l’indice del dollaro statunitense (DXY), che misura la forza del dollaro contro un paniere di sei valute estere, tra cui euro e sterlina, ha toccato i 94,50 per la prima volta dal 28 settembre 2020. Tuttavia, poco più tardi si è ritirato a causa delle notizie sulle richieste di sussidi di disoccupazione in crescita nonostante le previsioni di un calo.
I dati sull'occupazione rilasciati giovedì mostrano che la scorsa settimana il numero delle richieste di sussidi di disoccupazione è salito a 362.000 rispetto ai 351.000 della settimana precedente, in contrasto alla proiezione di 333.000 indicata dagli economisti. Quindi, il numero di ricandidature è rimasto a circa 2,8 milioni per cinque settimane consecutive.
Per i mercati, questi sviluppi potrebbero suggerire che la Federal Reserve posticiperà il tapering del suo programma di acquisto di asset da 120 miliardi di dollari da novembre a un mese successivo, mantenendo i tassi d’interesse bassi e rendendo solo temporanea la rinnovata forza del dollaro.
Al momento della stesura, l’indice si trova a circa 94,1.
La prospettiva tecnica favorisce Bitcoin a spese del dollaro
Diversi fattori tecnici mostrano che il dollaro statunitense rischia una correzione nel breve termine. L’analista di mercato indipendente TradingShot ha individuato un pattern a megafono nel grafico del DXY, che suggerisce l’arrivo di una correzione nelle prossime sessioni, come mostrato di seguito.
“In base all’indice di forza relativa (RSI) a 1 giorno, sembra che il DXY sia proprio in cima alla formazione, simile al 15 agosto 2018,” ha spiegato TradingShot.
“Il DXY sta per assistere a un forte pullback verso il minimo del megafono.”
Nel frattempo, la recente pressione di vendita nel mercato di Bitcoin ha spinto il prezzo a formare un cuneo discendente. Questi pattern appaiono quando il prezzo tende verso il basso all’interno di un canale costituito da due linee di tendenza divergenti verso il basso.
Gli analisti tradizionali considerano questo pattern un indicatore di inversione rialzista, osservando che un breakout oltre la linea di tendenza superiore spinge il prezzo a un rialzo pari alla distanza massima tra le due linee di tendenza del cuneo.
L’ampiezza massima della struttura ammonta a circa 10.000$. Quindi, il prezzo di Bitcoin potrebbe testare nuovamente i 50.000$ in seguito a un breakout rialzista.
Un dollaro più debole significa un Bitcoin più forte
Inoltre, il rapporto sull’occupazione deludente potrebbe stimolare l’interesse degli investitori per Bitcoin.
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Vasja Zupan, presidente di Matrix Exchange, ha spiegato a Cointelegraph che la debolezza del dollaro e la sua svalutazione dovuta alla crescente inflazione continueranno a spingere gli investitori a stanziare la liquidità in eccesso nei mercati crypto:
“Una delle proposte di valore fondamentali di Bitcoin è la sua protezione contro l’inflazione, quindi un’inflazione sempre più elevata negli USA non può fare altro che spingerlo al rialzo. Di conseguenza, nel lungo termine il valore del dollaro continuerà ad essere inferiore a quello di Bitcoin.”
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