Alcuni analisti credono che la recente contrazione di Bitcoin sia dovuta all'instabilità dei mercati tradizionali, mentre altri sostengono che la reale causa sia la costante vendita di monete da parte degli organizzatori della truffa PlusToken.

Bill Herrmann, CEO della società d'investimento alternativo Wilshire Phoenix, sostiene la prima teoria:

"Il recente ribasso del prezzo di Bitcoin è strettamente legato all'improvviso e feroce declino registrato nelle ultime settimane da gran parte delle classi di asset. In periodi di estrema volatilità, che vengono spesso seguiti da panico, la maggior parte degli investitori al dettaglio, siano essi interessati a Bitcoin o alle azioni, prima vende e poi fa domande.

Gli investitori dovevano riprendere in mano i propri fondi e in fretta, quindi tutti hanno venduto. Una volta che le acque si saranno calmate, penso che sarà possibile acquistare Bitcoin e altri asset a prezzi scontati.

È colpa del crollo dei mercati tradizionali...

Da qualche settimana la paura, l'incertezza e il dubbio dilagano nei mercati azionari tradizionali, in gran parte a causa dell'inaspettata diffusione su larga scala del coronavirus.

In un solo giorno, in data 9 marzo, il Dow Jones Industrial Average (DOW) è crollato di oltre 2.000 punti. Pessime anche le prestazioni del petrolio, il cui valore nella medesima data è diminuito di oltre il 20%. Analogamente negativi i movimenti di Bitcoin, che dai 10.000$ del 24 febbraio è scivolato fino ai 7.650$ del 9 marzo.

Anche Emmanuel Goh, CEO della società per l'analisi dei mercati Skew, crede che il crollo di Bitcoin sia legato alle oscillazioni dei mercati tradizionali, che hanno spinto gli investitori a cercare rifugio in asset più stabili:

"A mio parere abbiamo assistito ad una fuga in massa verso la sicurezza, innescata dalle notizie negative sul coronavirus e sul petrolio."

...o del dumping di PlusToken?

Nel giugno dello scorso anno, alcuni degli operatori del presunto schema Ponzi PlusToken sono stati arrestati. Da allora gli analisti del settore delle criptovalute hanno seguito molto attentamente tutti i movimenti dei wallet associati alla truffa, ipotizzando che i criminali stessero regolarmente vendendo i Bitcoin ottenuti tramite l'operazione e causando in questo modo ribassi significativi.

Ergo, un ricercatore che tiene traccia delle attività di PlusToken, aveva segnalato che i criminali hanno recentemente liquidato 13.000 BTC: il prezzo della criptovaluta è rapidamente crollato nei giorni successivi. Opinione condivisa dall'analista Kevin Svenson, che aveva a tal proposito commentato su Twitter:

"Stanno inondando i mercati di sell order. Sostanzialmente c'è una gigantesca whale che vende non appena il prezzo aumenta."

Anche lo YouTuber DataDash è certo che il motivo del recente declino di Bitcoin sia, almeno in parte, dovuto alla vendita di enormi quantità di criptovaluta da parte di PlusToken:

"È probabile che non sia stata soltanto la paura dei mercati tradizionali ad aver avuto un effetto negativo sulle criptovalute. È possibile che esista un'effettiva pressione di vendita che prima o poi si scaglierà sui mercati.

Potrebbe essere questo il momento in cui hanno finalmente deciso di liquidare quei fondi, spostare parte di quel denaro, riciclarlo e infine uscire con dei contanti in mano."

Al momento non è possibile determinare con certezza la reale causa dell'ultimo crollo di Bitcoin. Le argomentazioni di entrambe le parti sembrano molto valide: da una parte l'ondata ribassista che si è abbattuta sui mercati tradizionali è innegabile, mentre dall'altra è molto probabile che gli organizzatori di PlusToken vogliano rapidamente sbarazzarsi dei Bitcoin ottenuti illecitamente.