Come riportato il 23 aprile da Reuters, durante una conferenza stampa a Pechino il governo cinese ha ribadito la sua posizione negativa nei confronti delle Initial Coins Offers (ICO) e degli exchange di criptovalute, sostenendo che le autorità finanziarie continueranno a monitorare i tassi di interesse dei finanziatori privati, le società di security e quelle di future per combattere le raccolte illegali di fondi.

In una dichiarazione congiunta formulata da diverse autorità di regolamentazione, la Banca Popolare Cinese (PBC) ha dichiarato che continuerà a combattere i rischi derivanti dai finanziamenti via Internet e ha sottolineato che i le ICO e le piattaforme di trading sono state chiuse per garantire la sicurezza dei cittadini.

Nonostante le regolamentazioni siano riuscite a sopprimere parzialmente la raccolta illegale di fondi, secondo gli enti "la situazione rimane grave". Per la Corte Suprema Cinese, le raccolte di fondi illegali causano un enorme danno al mercato nazionale e alla sicurezza finanziaria.

Concentrandosi proprio su tale fenomeno, i regolatori cinesi vogliono cercare di proteggere il pubblico dalle truffe, sottolineando che alcune persone hanno perso i loro risparmi di una vita. Il governo cinese ha vietato il trading di criptovalute e le ICO alla fine del 2017, ed ha riaffermato la sua posizione negativa nei confronti del mercato quest'anno.

L'11 aprile, il sito di shopping online cinese Taobao, divisione del gigante delle vendite online Alibaba, ha annunciato che vieterà ai negozi sulla piattaforma di fornire servizi relativi alle ICO, citando tra i rischi la raccolta illegale di fondi e la facilità di speculazione.

Nella regione amministrativa speciale di Macao, l'Autorità Monetaria ha messo in guardia il pubblico sulla possibilità di "frodi e attività criminali" nel settore delle criptovalute. L'avvertimento è arrivato in seguito alle rivelazioni secondo cui il Macua Dragon Group avrebbe incaricato Cambridge Analytica di promuovere il Dragon Coin, una nuova moneta virtuale utilizzata dai giocatori d'azzardo per trasferire denaro ai casinò di Macao.