Lunedì gli sviluppatori di Ethereum hanno implementato il primo "shadow fork" della rete, segnando un'importante pietra miliare nel passaggio a un sistema di consenso Proof of Stake (PoS).

Secondo Parithosh Jayanthi, sviluppatore della Ethereum Foundation, lo shadow fork offre agli sviluppatori un modo per mettere alla prova le loro teorie:

"Volevate sapere a cosa sta lavorando il team di #TestingTheMerge?

Lo scopo del merge testnet 'Kiln' era di consentire alla comunità di esercitarsi nell'esecuzione dei propri nodi, nell'implementazione di contratti, nel test dell'infrastruttura...

Ci auguriamo che stia aiutando la community a comprendere meglio questo mondo post-merge!"

Il termine "Kiln" si riferisce all'ultimo testnet del cosiddetto merge di Ethereum, che completerà il passaggio dell'Execution Layer del network da un sistema di consenso Proof of Work a uno Proof of Stake. Lo scorso mese, la Ethereum Foundation ha definito la fusione "il culmine di sei anni di ricerca e sviluppo," che renderà la rete più sicura ed efficiente dal punto di vista energetico.

Marius van der Wijden, sviluppatore della Ethereum Foundation, ha confermato l'inizio dei test:

"Siamo molto vicini a un evento storico. Stiamo testando la PoS su #Ethereum. Oggi avverrà il primo shadow fork del mainnet in assoluto. Siamo lontani circa 690 blocchi (2 ore) dal TTD. Segui gli sviluppi a questo o questo indirizzo."

Gli sviluppi positivi che circondano la fusione hanno alimentato una narrativa sempre più rialzista per Ethereum, che ha consentito al prezzo di Ether (ETH) di infrangere temporaneamente un trend ribassista che durava da mesi. Nonostante l'intero mercato delle criptovalute stia attualmente attraversando un periodo di correzione, la prospettiva di poter guadagnare ETH passivamente sta attirando un notevole interesse da parte degli investitori.

Il numero di ETH in staking sulla Beacon Chain di Ethereum si sta avvicinando rapidamente a 10,9 milioni, con un saldo medio di 33,5 ETH. La Beacon Chain vanta oltre 340.000 validatori, un numero del 13% maggiore rispetto all'inizio di marzo, quando sono stati per la prima volta superati i 300.000 validatori.