La quantità di Ether (ETH) conservata all'interno degli exchange è scesa ai livelli più bassi da settembre 2018, segnalando l'intenzione dei trader di detenere i token nella speranza di un aumento del prezzo nel 2022.

In particolare, quasi 550.000 ETH — per un valore di circa 1,61 miliardi di dollari — hanno lasciato le piattaforme di trading centralizzate dall'inizio dell'anno, secondo i dati di Glassnode. Il massiccio deflusso ha ridotto il saldo netto di Ether negli exchange a 21,72 milioni: una cifra notevolmente inferiore rispetto al picco di 31,68 milioni di ETH raggiunto a giugno 2020.

Saldo di ETH sugli exchange, dal 2016 a oggi. Fonte: Glassnode
Saldo di ETH sugli exchange, dal 2016 a oggi. Fonte: Glassnode

Il più grande deflusso settimanale di ETH da ottobre 2021

È interessante notare che oltre il 30% di tutti i prelievi di Ether dagli exchange osservati nel 2022 è avvenuto la scorsa settimana, stando ai dati di IntoTheBlock. In particolare, il 15 marzo circa 180.000 ETH hanno lasciato le piattaforme di trading, portando il deflusso settimanale a oltre 500 milioni di dollari.

Ethereum net exchange flows. Source: IntoTheBlock

I dati di Chainalysis mostrano cifre simili, rivelando che nell'ultima settimana i token ETH potrebbero aver lasciato gli exchange a una media di circa 120.000 unità al giorno. Si tratta di un segnale fortemente rialzista:

"Gli asset detenuti sugli exchange aumentano se vi sono più partecipanti al mercato che desiderano vendere piuttosto che acquistare."

IntoTheBlock ha fornito una simile prospettiva rialzista, citando un frattale dell'ottobre 2021 che ha visto il prezzo di Ether aumentare del 15% dieci giorni dopo il rilevamento di massicci prelievi di ETH dagli exchange centralizzati.

Assisteremo a una crisi dell'offerta di Ether?

L'aumento dei prelievi di Ether dagli exchange di questa settimana ha coinciso con il trasferimento di circa 190.000 ETH nelle pool "stETH liquid staking" di Lido.

Lido è un servizio di staking non-custodial che permette agli utenti di fare staking sulla Beacon Chain di Ethereum 2.0 senza alcune delle principali limitazioni, fra cui il requisito di bloccare all'interno del contratto almeno 32 ETH. Inoltre, Lido propone di risolvere il problema dell'efficienza del capitale emettendo stETH, una versione tokenizzata degli ETH in staking.

Attualmente nel contratto di Ethereum 2.0 sono presenti oltre un milione di ETH. Inoltre, dato che il passaggio alla Proof of Stake (PoS) è previsto per questa estate, è probabile che molti più ETH usciranno dalla fornitura attiva nel prossimo futuro:

"Nessuno ha detto a quell'anon che tra pochi mesi ci sarà un liquidity squeeze nel numero di Ether appena coniati. Nessun ETH appena coniato entrerà in circolazione fra Merge (circa giugno) e Shanghai (circa dicembre). Manderei loro un messaggio, ma non conosco il loro numero. Avete capito? Povero anon."

Prezzo di ETH in ripresa

L'hype per il passaggio di Ethereum alla Proof of Stake ha innescato un rialzo di Ether questa settimana.

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In particolare, il prezzo di ETH è aumentato di oltre il 17% rispetto a una settimana fa, avvicinandosi così a quota 3.000$. È interessante notare come il rialzo ha avuto origine a livello tecnico: la crescita della trendline di supporto, come evidenziato nel grafico in basso.

Grafico ETH/USD. Fonte: TradingView
Grafico ETH/USD. Fonte: TradingView

Tuttavia, la crescita di Ether potrebbe essere ostacolata da un altro parametro tecnico: la resistenza rappresentata dalla trendline discendente, che limita i tentativi di rialzo dell'asset sin da gennaio 2022.

Queste due trendline sembrano aver formato un modello di continuazione chiamato triangolo simmetrico, indicando che molto probabilmente Ether andrà nella direzione del sue trend precedente, ovvero verso il basso. Nel breve termine, ETH potrebbe tornare alla trendline di supporto del triangolo.