Una moneta digitale emessa dalla banca centrale degli Stati Uniti (CBDC) non migliorerebbe le qualità del dollaro fiat statunitense – tanto apprezzate dalle aziende straniere – come riportato dal governatore del Consiglio della Federal Reserve statunitense Christopher Waller in un discorso del 14 ottobre. Lo scettico Waller ha esaminato la questione attraverso la lente della sicurezza nazionale durante un simposio tenutosi all'Università di Harvard. Waller ha espresso un parere più favorevole sulle stablecoin collateralizzate al dollaro.

"Il ruolo del dollaro americano nel mondo è un'area in cui economia, CBDC e sicurezza nazionale si intersecano", ha riferito. L'indiscutibile primato del dollaro americano nel mondo porta benefici agli Stati Uniti ed agli altri Paesi in cui il dollaro svolge un ruolo nelle loro economie o come valuta di riserva.

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Questo primato non è dovuto a fattori tecnologici e quindi l'introduzione di una CBDC statunitense non influirebbe su tale primato, sostiene Waller. Waller ha espresso dubbi sul fatto che "il presunto spostamento del panorama dei pagamenti a seguito della crescita degli asset digitali, in particolare delle CBDC" rappresenti una minaccia per lo status del dollaro statunitense nel settlement o nella gestione e riserva di valore, malgrado le CBDC estere potrebbero guadagnare posizioni rispetto al dollaro come mezzo di transazione.

Sul fronte interno:

"È improbabile che una CBDC statunitense rimodelli drasticamente la liquidità o la profondità dei mercati dei capitali statunitensi. È improbabile che influisca sull'apertura dell'economia statunitense, che riconfiguri la fiducia nelle istituzioni americane o che approfondisca l'impegno dell'America nei confronti dello Stato di diritto".

Ciò contrasta con il ruolo delle stablecoin, secondo Waller. Egli ha respinto i suggerimenti secondo cui le stablecoin potrebbero minacciare l'efficacia della politica economica semplicemente affermando "non credo che sia così", sottolineando che "quasi tutte le principali stablecoin" siano denominate in dollari, Waller ha concluso che "la politica monetaria statunitense dovrebbe influenzare la decisione di detenere stablecoin in modo simile alla decisione di detenere valuta [statunitense]". Presumibilmente, ciò estenderebbe l'influenza economica degli Stati Uniti.

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Waller ha incluso nella sua argomentazione dosi consistenti di analisi e pareri. Ad esempio, ha dichiarato: "I fattori che determinano il ruolo del dollaro come valuta di riserva sono ben studiati e ben dimostrati". Continuando: "sono molto scettico sul fatto che una CBDC da sola possa ridurre sufficientemente le tradizionali frizioni nei pagamenti" e "non sono sicuro che anche una grande emissione di una stablecoin possa avere un effetto più che marginale" sul ruolo del dollaro statunitense.

Waller ha anche dichiarato: "Resto aperto alle argomentazioni avanzate da altri in questo settore". Waller aveva precedentemente già espresso la sua posizione sulle CBDC e sulle stablecoin, avanzando ulteriori argomentazioni contro una CBDC statunitense.