Un anno fa, chi avrebbe potuto immaginare quanto sarebbero state diverse le nostre vite nel giro di 12 mesi? Senza alcun dubbio, lo scorso novembre resterà un punto significativo nella storia dell’umanità, il momento in cui tutto ha avuto inizio. Anche se il “paziente zero” non è ancora stato confermato (e forse mai lo sarà), ora sappiamo che tutto è iniziato in Cina il 17 novembre 2019, quando il primo paziente ha presentato sintomi di una malattia dovuta a un nuovo coronavirus chiamato COVID-19, stando al report del South China Morning Post con riferimenti a dati governativi.

A gennaio 2020, la città di Wuhan nella Cina centrale è stata colpita dall’epidemia di COVID-19 in fortissima espansione, con “41 pazienti ricoverati in ospedale identificati come casi confermati in laboratorio,secondo una pubblicazione su The Lancet. Solo due mesi dopo, a marzo, la World Health Organization ha dichiarato il COVID-19 una pandemia globale. Uno ad uno, i governi di tutto il mondo hanno chiuso i propri confini nazionali, sospeso eventi pubblici e vietato assembramenti. I dibattiti hanno riportato alla luce due termini, raramente usati in precedenza, che ora sono stati nominati parole dell’anno 2020 dal British Collins Dictionary: “lockdown” e “distanziamento sociale.”

È difficile immaginare quali aspetti della nostra vita non siano stati influenzati da questi drammatici e tragici eventi, con il numero di casi globali confermati ormai superiore a 60 milioni.

Nonostante tutto, l’attuale crisi di COVID-19 ha avuto anche un impatto positivo sul mondo. L’immobilismo europeo, che da tempo fa affidamento sul sistema finanziario tradizionale, è stato messo in discussione mentre la pandemia costringeva gli abitanti del continente a una transizione verso i pagamenti cashless e le criptovalute. Qualcuno sostiene che abbia persino accelerato l’adozione mainstream delle crypto e delle soluzioni commerciali basate su DLT a livello globale cambiando la concezione della gente nei confronti del denaro.

In particolare, la pandemia di COVID-19 ha favorito la narrativa di Bitcoin (BTC) come bene rifugio, mentre le banche centrali stampano, secondo le stime, 15.000 miliardi di dollari in sussidi nel tentativo di attenuarne gli effetti sulle economie globali. Per sfuggire ai tassi d’inflazione in aumento, la gente si sta rivolgendo a Bitcoin come la prossima protezione contro l’inflazione.

Nel frattempo, i governi stanno avviando programmi di tracciamento COVID-19 per tutelare la salute pubblica, sollevando forti preoccupazioni relative a violazioni della privacy e all’incalzante morsa della centralizzazione nel processo. Inoltre, i governi hanno anche compiuto un altro passo avanti nell’erosione dell’autonomia civile attraverso lo sviluppo di Central Bank Digital Currency, iniziative promosse in tutto il mondo a causa della crisi dovuta al COVID-19. Mentre gli esperti vedono la soluzione per la tutela della privacy nelle tecnologie distribuite, rimane aperta la questione delle promesse esagerate circa la decentralizzazione.

Ad ogni modo, l’epidemia di coronavirus ha cambiato profondamente la vita di tutti, creando la nuova normalità in cui viviamo attualmente. Eppure, nonostante tutte le sfide che ci troviamo ad affrontare dal punto di vista economico, politico e sociale dall’inizio dell’anno, la pandemia sta indubbiamente promuovendo l’innovazione digitale e accelerando di 20 anni lo sviluppo tecnologico dell’umanità.

È ancora troppo presto per sapere quando tutto questo finirà: ancora oggi il COVID-19 continua a diffondersi. A un anno dal primo caso nella città di Wuhan, Cointelegraph ha contattato diversi esperti in materia di tecnologia blockchain e crypto per le loro opinioni su come la pandemia di coronavirus ha influenzato il settore.

Qual è stato l’impatto della pandemia di COVID-19 sul settore crypto?

Asheesh Birla, direttore generale di RippleNet:

“Il COVID-19 ha aggravato le disuguaglianze per molte persone che non hanno accesso a servizi bancari, evidenziando le lacune nella nostra infrastruttura finanziaria in cui chi possiede meno paga di più — in media il costo per inviare 200$ è 14$. Nonostante la pandemia, la gente ha ancora bisogno di inviare denaro a familiari e amici all’estero. Di conseguenza, le rimesse hanno continuato ad aumentare in alcuni dei più grandi corridoi. Il corridoio dagli Stati Uniti al Messico, per esempio, ha registrato un aumento di rimesse considerevole dall’inizio della pandemia, con 4,02 miliardi di dollari inviati in Messico dall’estero a marzo 2020, una crescita del 36% da marzo 2019. Ripple può aiutare a ridurre i costi di questi pagamenti utilizzando crypto e blockchain per rendere le transazioni transfrontaliere più veloci, più economiche e più affidabili. Bitso, uno dei principali exchange in Messico, trasferisce quasi il 10% dei flussi totali di rimesse dagli USA al Messico attraverso la tecnologia Ripple che utilizza XRP come valuta di collegamento. Inoltre, l’interesse nel settore non è mai stato così alto. Importanti società come PayPal e Square hanno scommesso sulle crypto, spingendole verso il grande pubblico. Il riconoscimento da parte di queste compagnie ha contribuito a promuovere l’interesse per l’utilità delle criptovalute, e per la loro capacità di servire al meglio le imprese e i consumatori.”

Da Hongfei, fondatore di Neo, fondatore e CEO di Onchain:

“Dal mio punto di vista, la pandemia di COVID-19 non ha influenzato negativamente il settore blockchain. Anzi, ha stimolato una domanda sempre maggiore di innovazione e adozione blockchain. Rivelando le debolezze del nostro paradigma attuale, la crisi ha anche evidenziato l’urgente necessità di tecnologia blockchain. Per esempio, il COVID-19 ha dimostrato le debolezze dei sistemi centralizzati per la catena di fornitura, rivelandone la fragilità e la mancanza di agilità. Sfruttando la blockchain, possiamo creare una catena logistica decentralizzata in grado di verificare rapidamente e distribuire prodotti in base alle esigenze di un’area specifica. Allo stesso modo, la tecnologia blockchain potrebbe essere impiegata per il monitoraggio e la tracciabilità efficienti delle infezioni, proteggendo allo stesso tempo la privacy dei pazienti. Di fatto, stiamo già assistendo a questa evoluzione verso la blockchain in un periodo di incertezza. Sempre più istituzioni e persone stanno utilizzando Bitcoin in quanto considerato un asset mainstream e stabile in questi tempi difficili. Credi che il COVID-19 abbia dimostrato decisamente la nostra necessità non solo della blockchain, ma anche di un’economia davvero digitale e intelligente. D’ora in poi, dobbiamo abbandonare il paradigma attuale e abbracciare un mondo realmente digitalizzato e globalizzato, dotato della flessibilità, agilità ed efficienza necessarie per crescere e prosperare.”

Mike Belshe, CEO di BitGo:

“Lo sconvolgimento economico dovuto alla pandemia sta creando cambiamenti negli atteggiamenti e un maggiore interesse verso gli asset digitali. Il COVID-19 ha accelerato notevolmente l’adozione e l’interesse nelle crypto in tutto il mondo. Occorre sottolineare che l’impegno determinato di compagnie come la nostra per costruire una base sicura e conforme sta abilitando l’afflusso di nuovi investitori in crypto, incluse grandi operatori istituzionali come banche d’investimento e importanti depositari. Fortunatamente, siamo in grado di soddisfare le esigenze grazie a tutto il duro lavoro dedicato allo sviluppo di un nuovo sistema monetario da zero nel corso degli ultimi 10 anni. Prima del COVID-19, la maggior parte della gente non prestava la stessa attenzione ai fattori economici che rendono Bitcoin rilevante. Francamente, non ne avevano bisogno. Se stai generando un rendimento nel mercato azionario, resti con ciò che conosci, e non devi preoccuparti di imparare qualcosa di nuovo. Con la pandemia, però, tutto questo è cambiato. Le politiche fiscali in tutto il mondo stanno spingendo i governi a stampare moneta all’impazzata, riducendone il valore e causando inflazione. Ora gli investitori capiscono di dover giocare d’anticipo. Fanno molte più domande e comprendono le basi su cui si poggia la tesi di Bitcoin: la scarsità di un asset conta. Gli asset digitali sono una protezione contro l’inflazione e una riserva di valore sicura. Diversi leader nel campo degli investimenti come Paul Tudor Jones, Stanley Druckenmiller e Bill Miller stanno dimostrando che Bitcoin è ora una parte importante di qualsiasi portafoglio. Quest’anno ha portato un’enorme incertezza, ma la gente si sta impegnando a scoprire cosa bisogna fare per entrare nel mondo crypto. Tutti i mattoni sono al posto giusto: conformità, custodia, liquidità, gestione del portafoglio e tecnologia wallet, oltre agli strumenti per il calcolo delle tasse. Tutto questo offre agli investitori ciò di cui hanno bisogno per investire in asset digitali.”

Preston Byrne, Partner presso Anderson Kill, P.C.:

“L’impatto più tangibile della pandemia di COVID-19 sul settore è la conferma della tesi centrale delle crypto, ovvero che le nostre società sono fragili e sarà probabilmente la matematica, non gli uomini, a formare una base più solida per l’organizzazione sociale del futuro. La dipendenza di praticamente ogni grande economia dallo stimolo fiscale e monetario per rimanere a galla ha rafforzato e ampliato la percezione pubblica della debolezza intrinseca nella moneta fiat e nelle istituzioni. Il cosiddetto mondo delle ‘crypto” è una vasta gamma di ideali e aree di interesse che va dalla moneta solida alle comunicazioni protette, passando per la resistenza alla censura. Queste tecnologie sono unicamente reattive all’adattamento sociale e aziendale ai fattori di stress che hanno dominato le prime pagine degli ultimi dodici mesi, sia che si parli di money printer go brrr,’ dell’esodo in corso dalla big tech, o le tensioni sociali diffuse nelle città.”

Tim Draper, venture capitalist e noto investitore in Bitcoin:

“Molte persone bloccate in casa hanno finalmente trovato il tempo per creare un wallet di Bitcoin, ma il vero impatto del COVID-19 è stato l’effetto devastante del lockdown per molte famiglie. E quando il governo ha stampato 13.000 miliardi di dollari per cercare di metterci un cerotto, ha reso evidente che conviene possedere Bitcoin invece di questi dollari diluiti e diluibili. Credo che il “dovere fiduciario” ora includa possedere dei Bitcoin come protezione contro l’inondazione e la manipolazione della moneta da parte del governo.”

Queste citazioni sono state redatte e condensate.

Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph.