Nicola Selva e Michele Muratori, i Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino, hanno emesso un decreto governativo riguardante l'utilizzo della tecnologia blockchain da parte delle aziende. In particolare, il documento illustra le procedure necessarie per registrare la propria organizzazione operante nel settore blockchain presso l'Istituto per l’Innovazione della Repubblica di San Marino.

Qualsiasi impresa con sede a San Marino, nell'Unione Europea o in altri paesi non classificati come "ad alto rischio" può presentare la propria domanda di registrazione. L'Istituto si occuperà di fornire certezza normativa, nonché di supervisionare il settore e far rispettare queste leggi. Per quanto riguarda ICO e ITO, l'istituzione distingue fra utility token e security token:

"I token di utilizzo [...] sono da qualificarsi come voucher per l’acquisto di servizi o di beni offerti dall’Ente Blockchain. La funzionalità del token di utilizzo è limitata all’accesso ai servizi e/o all’acquisto dei beni dell’Ente Blockchain a partire dal momento in cui il token sarà emesso. Gli stessi quindi possono essere emessi solo ed esclusivamente nel momento in cui il servizio e/o il bene siano già disponibili per la prestazione/vendita al momento dell’emissione dei token di utilizzo.

[...]

I token di investimento [...] sono asset digitali che rappresentano [...] a seconda dello strumento sottostante:
a) strumenti partecipativi dell’emittente;
b) titoli di debito dell’emittente."

Il decreto include anche politiche fiscali differenti a seconda della tipologia di token. Al fine delle imposizioni fiscali, gli utility token verranno considerati delle valute straniere; al contrario, i security token verranno trattati come strumenti azionari o titoli di debito, a seconda della natura stessa del token. 

Questo decreto era stato originariamente presentato a Milano già a febbraio di quest'anno, dimostrando la volontà della Repubblica di San Marino di abbracciare e regolamentare la tecnologia blockchain.