La struttura del mercato di Ether (ETH) continua ad essere ribassista, nonostante il tentativo fallito di oltrepassare la resistenza del canale discendente a 2.000$ in data 31 maggio. Questa formazione del prezzo, che va avanti da tre settimane, potrebbe significare un nuovo test del supporto a 1.700$.

Ether/USD, candele a 4 ore su Bitstamp. Fonte: TradingView
Ether/USD, candele a 4 ore su Bitstamp. Fonte: TradingView

Per quanto riguarda il lato non-crypto, una serie di fattori legati alle azioni si stanno traducendo in un sentiment negativo anche nel mercato degli asset digitali. Questa settimana Microsoft (MSFT) ha ridotto le sue prospettive di profitti e ricavi, citando condizioni macroeconomiche difficili. La Federal Reserve statunitense ha segnalato nel suo periodico "Beige Book" che l'attività economica potrebbe essere rallentata in alcune aree del Paese; inoltre, l'istituzione pianifica di ridurre significativamente il valore degli asset in proprio possesso, attualmente pari a 9.000 miliardi di dollari, per contrastare l'inflazione.

Il lato positivo è che un sondaggio tra investitori istituzionali, pubblicato dalla rivista The Economist, ha mostrato che l'85% degli intervistati concorda sul fatto che le criptovalute open-source come Bitcoin (BTC) o Ether (ETH) rappresentano ottimi diversificatori nei portafogli d'investimento o nei conti di tesoreria. Tuttavia, da un punto di vista macroeconomico, gli investitori sono ancora avversi al rischio, il che potrebbe tradursi in un ridotto appetito per le criptovalute.

Ethereum ha ancora una montagna da scalare

Il valore totale bloccato (TVL) su Ethereum, ovvero l'importo totale degli asset depositati sulla rete, è diminuito del 5,5% da quando Ether ha iniziato il suo trend ribassista tre settimane fa.

TVL totale di Ethereum. Fonte: Defi Llama
TVL totale di Ethereum. Fonte: Defi Llama

Il TVL del network ha raggiunto il picco di 28,7 miliardi di Ether il 10 maggio, e attualmente si attesta a 27,1 milioni. I depositi nella finanza decentralizzata (DeFi) sono stati profondamente influenzati dal crollo della stablecoin TerraUSD (UST) — ora nota come TerraUSD Classic (USTC). Tutto sommato l'indicatore mostra un calo relativamente moderato, naturale dopo un evento inaspettato come il collasso di Terra.

Per comprendere come sono posizionati i trader professionisti, diamo un'occhiata ai dati del mercato dei futures di Ether. I futures trimestrali sono gli strumenti preferiti dagli arbitrage desk e dalle whale, dato che non presentano un funding rate fluttuante.

Questi contratti vengono solitamente scambiati con un premium compreso fra i 5 e il 12 percento rispetto ai mercati spot, indicando che i venditori richiedono più denaro per trattenere il contratto più a lungo. Questa situazione è comune anche agli asset tradizionali come azioni e materie prime.

Premium annualizzato dei futures a tre mesi di Ether. Fonte: Laevitas
Premium annualizzato dei futures a tre mesi di Ether. Fonte: Laevitas

Nell'ultimo mese, il premium dei contratti future di Ether è rimasto vicino al 3%, che è al di sotto della soglia del 5% necessaria affinché il mercato possa essere considerato neutrale. La mancanza di domanda di leva da parte degli acquirenti è evidente, poiché l'attuale indicatore di base del 2,5% rimane depresso nonostante la performance negativa di Ether (-24%) nelle ultime tre settimane.

La paura di una flessione globale continua a influenzare i prezzi delle criptovalute

Il crollo di Ether a 1.700$ il 27 maggio ha prosciugato qualsiasi sentiment rialzista residuo; cosa più importante, ha causato una liquidazione di contratti futures con leva finanziaria di ben 235 milioni di dollari. Anche se il 31 maggio il prezzo di Ether ha testato la resistenza a 2.000$, i dati dei derivati e i depositi nella DeFi dimostrano una scarsa fiducia nell'asset.

Poiché gli investitori rimangono focalizzati sui mercati tradizionali e sull'impatto del peggioramento delle condizioni macroeconomiche globali, ci sono poche speranze che Ether cominci a muoversi controcorrente e inizi un rialzo.