L'hash rate del network di Bitcoin (BTC) ha infranto un nuovo record, dimostrando che i miner continuano a supportare la criptovaluta nonostante i recenti ribassi.

Nuovo massimo storico per l'hash rate di Bitcoin

Stando ai dati raccolti da Blockchain.com, l'hash rate di Bitcoin ha raggiunto un valore pari a 114 EH/s: la cifra più alta di sempre.

Bitcoin network hash rate (12 months)

Hash rate del network di Bitcoin, 12 mesi. Fonte: Blockchain.com

I dati di Blockchain.com vengono supportati anche da altre piattaforme, come BitInfoCharts, che ha invece registrato un picco di circa 110 EH/s. Persino più alti invece i valori di Coin Dance, secondo i quali la potenza di calcolo del network di Bitcoin sarebbe di circa 134 EH/s.

Poiché non è possibile misurare con precisione il valore effettivo dell'hash rate, questi siti web tentano di calcolarlo in maniera approssimativa prendendo in esame i tempi di creazione dei blocchi.

L'hash rate di una criptovaluta è un parametro che indica la quantità di calcoli che il network riesce a compiere in un secondo. Questo valore può essere anche utilizzato per identificare il livello di competizione fra i miner della criptovaluta per aggiudicarsi le ricompense legate alla generazione di nuovi blocchi. In altre parole, i miner prevedono che in futuro il prezzo di Bitcoin aumenterà.

I miner continuano a credere in Bitcoin

Lo scorso mese l'hash rate del network di Bitcoin è improvvisamente crollato di oltre il 40%, passando in poco tempo da circa 101 EH/s ad un minimo di 57 EH/s. Al tempo Christopher Bendiksen, Head of Research del gestore di asset digitali CoinShares, aveva attribuito questa misteriosa contrazione ad un residuo statistico:

"Ricordo che l'hash rate di Bitcoin non è un valore conosciuto. Può soltanto essere stimato tramite gli intervalli dei blocchi precedenti. I block time vengono distribuiti in maniera poissoniana, e a volte questo causa grosse variazioni negli intervalli dei blocchi.

Questo significa che, se si verificano una serie di blocchi più lenti uno dietro l'altro, le stime crollano improvvisamente."

Il continuo incremento dell'hash rate, nonostante la riduzione del prezzo di Bitcoin, dimostra l'enorme fiducia che i miner ripongono nella futura redditività della criptovaluta. Recentemente Bitmain, il più importante produttore al mondo di dispositivi per il mining, ha annunciato i nuovi modelli Antminer S17+ e T17+, che offriranno miglioramenti sia dal punto di vista della potenza di calcolo che dei consumi.

Questo mese Bitmain ha anche realizzato a Rockdale, in Texas, quella che sostiene essere la struttura "più grande al mondo" per il mining di Bitcoin. Nell'area dedicata al progetto, con un'estensione complessiva di circa 133 km², è attualmente presente una struttura con una capacità di 25 MW, nonché un edificio ancora in costruzione che potrà supportare fino a 50 MW. Una volta ultimato, la capacità complessiva dell'intero impianto sarà di oltre 300 MW.

Tutti gli occhi puntati sul dimezzamento

A maggio del prossimo anno assisteremo inoltre al cosiddetto "halving" delle ricompense per il mining, che ridurrà notevolmente il numero di nuove valute in circolazione: questo evento, prevedono gli esperti, potrebbe avere come conseguenza un notevole incremento del prezzo di Bitcoin.

Meno positivo invece il parere di Jihan Wu, CEO di Bitmain, secondo il quale il prossimo dimezzamento delle block reward potrebbe non dare inizio una nuova fase rialzista. Ciononostante, l'uomo rimane fiducioso sui movimenti a lungo termine della criptovaluta.