Brian Kelly, conduttore della trasmissione Fast Money su CNBC, durante un'intervista ha comparato le criptovalute a "internet negli anni '80", sottolineando che il Bitcoin (BTC) si trova ancora nelle primissime fasi di sviluppo e diffusione.

Quando gli è stata posta una domanda riguardo al potenziale del Bitcoin, Kelly ha risposto che era solito comparare le criptovalute ad internet nel 1995. Tuttavia col tempo ha compreso che la data non era propriamente esatta:

“Penso che la tecnologia funzionerà e che sarà rivoluzionaria. Ma sono ancora le fasi iniziali, è questo il motivo dell'enorme volatilità."

In particolare, Kelly ha comparato il Bitcoin alle primissime aziende operanti nel settore della rete, come Cisco e Microsoft. L'uomo ha tuttavia spiegato che sarebbe errato pensare al Bitcoin come una compagnia o un titolo azionario:

“Si tratta di un software open source, non può essere equiparato ad una compagnia, è qui che le persone sbagliano. [...] Non è un titolo azionario, non è un'azienda."

Tom Lee di Fundstrat ha attribuito il recente crollo dei prezzi del Bitcoin ad una svendita generale da parte dei cittadini degli Stati Uniti in attesa del tax day, che avverrà in data 17 aprile. Kelly si è dichiarato concorde all'analisi di Lee, aggiungendo che "probabilmente sapremo solo dopo il 17 aprile se manterremo o meno questi profitti".

Kelly ha inoltre menzionato un recente resoconto redatto dagli analisti di Barclays, nel quale le criptovalute venivano comparate ad un "virus", una malattia infettiva che non avrebbe "mai più raggiunto un nuovo picco". Secondo Kelly, nel momento in cui vengono pubblicati articoli tanto negativi è il momento giusto per "acquistare qualsiasi bene, che si tratti del Bitcoin o meno".

Lo scorso venerdì, l'uomo ha inoltre dichiarato in un'altra intervista di supportare la previsione del miliardario Tim Draper: il Bitcoin raggiungerà quota 250.000$ entro il 2022.