Google ha recentemente annunciato una collaborazione con Digital Asset e BlockApps, due compagnie operanti nel settore blockchain, per offrire nuove soluzioni con registri distribuiti (DLT) sulla propria Cloud Platform.

In particolare, Digital Asset si occupa di sviluppare software per l'industria fintech, mentre BlockApps realizza piattaforme blockchain per il lancio di applicazioni decentralizzate (DApp).

In un documento, intitolato "Costruire un cloud migliore con i nostri partner al Next '18" e pubblicato poco prima della conferenza Cloud Next '18 organizzata da Google, la compagnia ha svelato che quest'anno i clienti potranno provare con mano integrazioni open-source dei protocolli Hyperledger Fabric e Ethereum (ETH) sul servizio GCP.

Blythe Masters, CEO di Digital Asset, ha sottolineato che le nuove soluzioni permetteranno di "ridurre le barriere tecniche per lo sviluppo di applicazioni DLT".

Grazie a questa collaborazione, Google entra ufficialmente nel settore della blockchain-as-a-service (BaaS). Ad aprile di quest'anno anche Amazon Web Services (AWS) ha introdotto il proprio framework blockchain, che consente gli utenti di creare e gestire applicazioni decentralizzate.

Ciononostante, a marzo Google ha aggiornato le Norme per Servizi Finanziari, vietando sulle proprie piattaforme ogni genere di annuncio legato alle criptovalute. Il mese precedente anche il colosso dei social network Facebook aveva fatto lo stesso: tale divieto è stato tuttavia in parte annullato a giugno.