In un momento storico caratterizzato da grandi cambiamenti geopolitici e tecnologici, le criptovalute e le blockchain continuano ad essere al centro del dibattito globale. Con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, le proposte su Bitcoin (BTC) come riserva strategica nazionale ed il crescente interesse per gli ETF spot, il panorama crypto è più dinamico che mai.

Eugenio Benetazzo, Chief Investment Strategist di YouChain, ci offre la sua prospettiva su questi temi, esplorando anche il futuro delle blockchain dotate di smart contract, il fenomeno delle memecoin e le implicazioni macroeconomiche di eventi come il conflitto in Ucraina e l’ascesa dell’intelligenza artificiale.

Cointelegraph: Solana si è posizionata come una blockchain ad alte prestazioni con un ecosistema in rapida crescita. Quali sono, secondo te, i progetti più innovativi su Solana che potrebbero ridefinire l’adozione del Web3 nei prossimi anni? 

Eugenio: Siamo stati i primi in Italia, come istituzione finanziaria, a credere in Solana (SOL), proprio nel momento di massima tensione, mi riferisco alla fine del 2022, quando quasi tutte le crypto community la davano ormai per morta a causa del collasso di FTX. Riteniamo che Solana sia destinata ad aumentare la sua marketshare sia per la DeFi che per il trading di NFT e perpetuals. Ad oggi è la chain con più utenti attivi in assoluto, quella che processa più transazioni di tutte le altre chain messe assieme, risulta anche la chain che attira più sviluppatori in assoluto, i quali spesso abbandonano la chain originaria in cui era stato lanciato il loro crypto project per ristrutturarlo e svilupparlo sulla rete di Solana.

In questo momento si stanno smarcando all'interno dell'ecosistema di Solana rispettivamente Jupiter, Drift e Thresold Network. Il primo è una piattaforma di trading decentralizzato che da poco offre anche una comoda piattaforma di onboarding per i neofiti che vogliano entrare sul mondo crypto mediante una carta di debito senza passare per i CEX e la loro KYC. Il secondo è la più potente e veloce perpetual future exchange che consente di fare trading in ambiente DEX ricorrendo alla leva verso i principali rapporti di cambio nel mondo crypto. Infine la terza è un DeFi bridge che consente di portare i propri BTC all'interno della rete Solana per poterli impiegare in DeFi con la velocità ed efficienza tipica di tutti i token di Solana.

Cointelegraph: Quali potrebbero essere i rischi più grandi per la crescita di Solana?

Eugenio: In questo momento non abbiamo diretti concorrenti che possano realmente creare difficoltà alla crescita di Solana: ad esempio nonostante SUI (SUI) sia stata più volte definita come una possibile Solana Killer, siamo tuttavia ancora molto distanti dal poterla considerare una minaccia emergente.

Piuttosto la vulnerabilità potrebbe presentarsi sul versante normativo, visto che due pilastri portanti della passata mememania, Raydium e Pump.Fun, potrebbero essere presi di mira da alcune autorità di vigilanza per il loro modus operandi, considerandolo molto borderline in tema di securization.

TVL su Sui, aggiornato al 6 febbraio 2025. Fonte: defillama.com

Cointelegraph: La creazione di memecoin su Solana dedicate a Donald e Melania Trump ha generato molto clamore. Ritieni che questi asset abbiano un futuro come strumenti di marketing e community-building, o li consideri solo come un mero fenomeno speculativo destinato a sgonfiarsi?

Eugenio: La scelta del Presidente Trump di lanciare un proprio celebrity token sulla rete di Solana dovrebbe far capire che Ethereum (ETH) & Company ormai sono rappresentative di un passato molto lontano. Memecoin e Celebrity token rappresentano un nuovo settore emergente nella cryptosfera, tutt'altro che secondario e passeggero, in quanto grazie a Solana, consentono a chiunque di affacciarsi sul settore degli asset digitali senza particolari sforzi o ingenti disponibilità finanziarie.

Riteniamo molto probabile che questo esempio diventerà un business case studiato presso le piu rinomate università di prestigio mondiale, tanto da ispirare altri tycoon o candidati di governo stranieri a copiare l'idea migliorandola nella fruibilità ed utilità. 

TVL su Ethereum, aggiornato al 6 febbraio 2025. Fonte: defillama.com 

Cointelegraph: L’ipotesi di una riserva strategica in Bitcoin negli Stati Uniti ha acceso il dibattito. Quali sarebbero, secondo te, le implicazioni geopolitiche ed economiche di un passo del genere?

Eugenio: Il recente diniego categorico della BCE, per voce di Christine Lagarde, a valutare l'inserimento di BTC all'interno delle riserve della banca centrale europea dovrebbero bastare a comprendere la criticità di questo tema finanziario. Un tycoon multimiliardario, una corporation multinazionale oppure una banca di investimento possono fare quello che ritengono più opportuno con le loro risorse finanziarie, tanto è il loro patrimonio ed il loro prestigio che sono a rischio.

Nel caso di una banca centrale, quest'ultima deve garantire la stabilità e solidità del mercato finanziario di propria competenza: la volatilità di Bitcoin ed il suo supposto valore intrinseco rappresentano i principali elementi a detrimento che attuano contro Bitcoin per un banchiere centrale. Forse tra dieci anni questo asset avrà subito una qualche maturazione finanziaria che lo renderà più attraente, tuttavia oggi rimane ancora legato a troppi pregiudizi del suo passato.

Comunque al di là di cosa faranno gli USA, per chi non lo sapesse, abbiamo già un grande fondo sovrano, quello norvegese, che ha recentemente aumentato la sua esposizione a Bitcoin, tuttavia non lo ha fatto mediante acquisti diretti di BTC, quanto piuttosto ricorrendo ad un basket di titoli azionari di società quotate che a loro volta detengono BTC come Microstrategy, Tesla e Coinbase. Di fatto, pertanto, anche il più grande fondo sovrano al mondo non ha investito in Bitcoin direttamente. Ci sarà un motivo: forse la credibilità ed il prestigio a livello internazionale.

Eugenio Benetazzo

Cointelegraph: L’Europa sta accelerando sull’adozione delle criptovalute con il MiCAR e progetti pilota legati all’euro digitale. Ritieni che le istituzioni europee possano raggiungere il livello di adozione istituzionale in atto negli Stati Uniti?

Eugenio: Per ora negli USA abbiamo visto proclami e qualche sostituzione di cariche, da questo punto di vista sto aspettando le prossime autorizzazioni di Crypto ETF da parte della SEC che metterebbero fine al clima di ostilità per il settore innescato con la dirigenza di Gary Gansler. Probabilmente entro il 2030 le crypto saranno presenti all'interno dei portafogli degli investitori retail, grazie agli ETF, proprio come oggi sono normalmente presenti le commodity.

In Europa vi sono quotati oltre 70 ETP sul settore crypto, tuttavia è ancora molto difficile poterli acquistare tramite un normale intermediario bancario. Non basta una direttiva a creare un framework di riferimento, vi è anche necessità di persone, nuovi keymen all'interno delle istituzioni europee che facciano moral suasion dall'alto verso il basso al fine di spingere le istituzioni finanziarie e bancarie europee a ritenere il settore crypto come un settore strategico capace di generare occupazione e valore aggiunto per l'intera Unione Europea. Siamo ancora distanti da questo: mi auguro che con le prossime elezioni europee, i partiti di riferimento nei principali stati europei inizino a comprendere questa importanza quando stileranno le liste dei futuri candidati al Parlamento Europeo.

Cointelegraph: Con Solana, Ethereum, ed altre blockchain che competono per la supremazia nell'ambito degli smart contract, quali fattori ritieni saranno determinanti per decretare la "blockchain vincente" nel lungo periodo? Siamo destinati ad un futuro multichain?

Eugenio: Quattro anni fa per interagire con uno smart contract, otto volte su dieci si utilizzava MetaMask come blockchain access interface. Oggi siamo 50-50 con Phantom. La blockchain vincente sarà quella che avrà più interfacce user friendly e wallet attivi su di esse: per comprendere questo basti pensare a quanti miliardi di TVL si sono spostati da Ethereum & Company verso Solana negli ultimi sei mesi proprio in forza di una migliore user experience.

Ad esempio chi utilizza Phantom ha già la possibilità di operare in DeFi con un accesso multichain molto intuitivo e pratico.

TVL su Solana, aggiornato al 6 febbraio 2025. Fonte: defillama.com 

Cointelegraph: Con il ritorno di Trump alla presidenza, come pensi che evolverà il conflitto in Ucraina? E quali potrebbero essere le conseguenze per l’Europa, in particolare per l’euro e l'economia del blocco europeo?

Eugenio: Durante la campagna elettorale, Trump non ha nascosto il suo interesse di porre fine al conflitto in Europa Orientale in quanto ritenuto non strategico per gli USA, che lo hanno sino ad oggi, con l'Amministrazione Biden, fortemente spallegiato e difeso. Un negoziato di pace con la regia di Trump potrebbe porre fine al guerra tra Russia ed Ucraina, producendo indirettamente diversi effetti benefici per la UE.

Tanto per iniziare avremmo la fine dell'embargo commerciale e finanziario verso la Russia, che porterebbe ad un miglioramento dello scenario macro nel suo complesso nel Vecchio Continente. Come primo effetto possiamo aspettarci sia un calmieramento dei prezzi dell'energia ed anche un rafforzamento dell'euro: questi due fattori contribuirebbero a migliorare il potenziale di crescita delle imprese europee, soprattutto le PMI; queste ultime infatti sarebbero le meno colpite dalla nuova Global Trade War.

Per questa ragione diverse case di gestione stanno indicando il settore delle small cap europee come un settore di investimento sottovalutato o ignorato, potenzialmente in grado di sprigionare un nuovo forte impulso a tutta l'economia del continente. Ad ogni modo il destino degli equilibri geopolitici europei sono rimandati al 23 febbraio, quando la Germania ritornerà in anticipo al voto per decidere la nuova composizione del Bundestag.

Da qualche settimana iniziano a circolare sondaggi che danno come possibile primo partito AfD, Altenative for Deutschland: se così fosse anche la Germania potrebbe virare a destra, creando pertanto i presupposti per un nuovo asse d'acciao tra Roma e Berlino. Se cambiano i governi delle nazioni europee, allora possono cambiare anche l'Unione Europea e le sue istituzioni, nella speranza che quest'aria di cambiamento porti giovamento e prosperità anche al settore crypto.