L'ascesa fulminea di Bitcoin (BTC), che ha recentemente oltrepassato il muro dei 57.000$, ha attirato l'attenzione dei media mainstream. La criptovaluta ha visto una crescente ondata di interesse anche da parte di grandi aziende, che considerano l'asset un hedge unico contro l'inflazione del dollaro statunitense. Che cosa, però, rende Bitcoin prezioso?  

"Vale quanto qualcuno è disposto a pagare per averlo", ha affermato nel 2019 il noto miliardario Mark Cuban. D'altro canto vari componenti fanno parte nell'equazione, rendendo BTC unico rispetto alla concorrenza. Comunque sia Bitcoin è un asset ancora giovane rispetto a oro e azioni, e agli occhi di molti deve ancora dimostrare la propria validità: il fallimento dell'asset è ancora possibile, ed è anche incline a una forte volatilità.

La storia di Bitcoin ed alcuni usi basilari

Satoshi Nakamoto, lo pseudonimo creatore della criptovaluta, ha pubblicato il white paper di Bitcoin nel 2008; l'asset è poi entrato in circolazione all'inizio del 2009, senza un valore specifico. Nel corso degli anni BTC ha circolato nelle community online, guadagnando valore nel tempo come un metodo di pagamento che non richiede informazioni sensibili dell'utente. Indipendentemente dal percorso di crescita del prezzo, Bitcoin è ora spesso visto come una riserva di valore, con una serie di caratteristiche importanti. 

Le persone possono acquistare Bitcoin su uno exchange di criptovalute e inviarlo ad un portafoglio che controllano personalmente. Uno dei punti di forza di Bitcoin è che gli utenti possono inviare il bene in qualsiasi parte del mondo rapidamente, in qualsiasi momento e senza divulgare informazioni personali.

Gli acquisti dei grandi player 

Nel corso dell'ultimo anno circa, diverse grandi aziende mainstream hanno ottenuto un'esposizione significativa al BTC. Tesla, una delle 10 più grandi aziende per market cap secondo AssetDash, ha annunciato l’8 febbraio 2021 di aver acquistato 1,5 miliardi di dollari di Bitcoin. Nell’ottobre 2020, anche Square aveva confermato un investimento da 50 milioni di dollari nella criptovaluta.

La società di business intelligence MicroStrategy ha comprato più di 1 miliardo di dollari della moneta, su impulso del CEO della società, Michael Saylor. Un ex scettico, Saylor è ora uno dei più grandi sostenitori dell’asset. Egli possiede personalmente oltre 17.000 BTC, come riportato dal suo tweet dell'ottobre 2020.

I recenti acquisti di Bitcoin sono apparentemente figli dei terremoti economici causati dal COVID-19. Il governo degli Stati Uniti ha incrementato la stampa di denaro nei mesi successivi all'inizio della pandemia, attraverso il quantitative easing, lasciando il futuro valore del dollaro avvolto dal mistero.

La logica del valore di Bitcoin 

Essendo un asset borderless e decentralizzato gestito da una rete di computer in tutto il mondo (chiamati miner), Bitcoin ed il suo prezzo non sono tecnicamente legati a nessun governo, mercato o valuta. A volte, il suo prezzo viaggia in linea con altri mercati, mentre altre volte il valore dell'asset si muove indipendentemente. Alcuni leader del settore crypto, come Anthony Pompliano, co-fondatore di Morgan Creek Digital, considerano BTC un asset non correlato.

Nell’ottobre 2020, Fidelity Digital Assets ha pubblicato un report su Bitcoin secondo cui non ci sarebbe "quasi nessuna relazione tra i rendimenti di Bitcoin e altri asset" tra l'inizio del 2015 e il settembre 2020

Da quando è entrato nel mondo BTC, Saylor, che si trova al quarto posto nella lista delle 100 personalità top della blockchain per il 2021, ha rilasciato numerose interviste in cui ha chiaramente elogiato Bitcoin. Nel febbraio 2021, ad esempio, Saylor ha detto a Cointelegraph:

"Penso che la storia che deve essere pubblicizzata molto di più è che Bitcoin è un capolavoro di ingegneria monetaria". 

Ha poi ribadito che BTC "è la prima rete monetaria nata con successo dall’ingegneria nella storia del mondo", dopo aver fatto riferimento ad aspetti della scienza e dell'ingegneria, così come ai suoi studi al Massachusetts Institute of Technology.

In una conversazione del dicembre 2020 con HyperChange, invece, Saylor ha dichiarato:

"Quest’anno Bitcoin sta uscendo dalla vecchia narrazione secondo cui sarebbe un bene speculativo non correlato scambiato da retailer su exchange off-shore. Sta cominciando a imporsi una nuova narrazione, cioè che BTC è il migliore asset di investimento a lungo termine del mondo, un bene rifugio sicuro". 

Saylor ha ripetutamente menzionato il potenziale a lungo termine di Bitcoin come mezzo per preservare la propria ricchezza lontano dal controllo del governo. Anche la mentalità degli investitori sta cambiando, che detengono BTC per lunghi periodi di tempo piuttosto che fare trading per profitti a breve termine. 

Ulteriori argomentazioni sul valore del BTC 

A differenza del dollaro, dell'oro o di altri asset, Bitcoin ha una fornitura finita: il codice impone che esisteranno solo 21 milioni di BTC. Al momento della pubblicazione, il supply circolante di Bitcoin è di circa 18,6 milioni.

Bitcoin permette inoltre di conservare e trasferire grandi somme di valore molto più facilmente rispetto ad altri bene, come oro o immobili. È per questo motivo che viene spesso definito "oro digitale".

In un’intervista del 2021 a Nomad Capitalist, Saylor ha dichiarato:

"Non puoi inflazionarlo; non è un derivato fiat come un'obbligazione o un'azione. Se guardi al lungo termine, 10 anni, 20 anni o 30 anni, allora possedere Bitcoin è come criptare la tua energia monetaria in un modo che la conserverà senza alcuna degradazione a lungo termine". 

Gli investitori possono anche acquistare frazioni di un Bitcoin, come per esempio 0,001 BTC. Secondo Tyler Winklevoss, co-fondatore dell’exchange Gemini, Bitcoin può essere visto come un'industria o un ecosistema di attività e sviluppo, simile ad Internet degli anni scorsi: l'acquisto di Bitcoin dà all'investitore un'esposizione finanziaria a questo ecosistema. 

In una conversazione del dicembre 2020 con il podcaster, YouTuber ed imprenditore Casey Adams, Winklevoss ha detto:

"È un po' come possedere un pezzo della pista senza dover scommettere su quale cavallo vincerà. Finché le corse ci sono, si fanno dei soldi".

Argomentazioni contro Bitcoin 

Alcuni hanno espresso numerose critiche a Bitcoin negli ultimi dieci anni. L'asset digitale ha vissuto vari cicli di elevata volatilità, salendo drammaticamente di prezzo per poi ritracciare, a volte fino all'80% o più, prima di riprendere la sua tendenza rialzista.

Peter Schiff, sostenitore dell'oro, ha pubblicamente espresso il suo scetticismo su Bitcoin in numerose occasioni. In un tweet del febbraio 2021, Schiff ha scritto:

"Ora che Bitcoin ha raggiunto i 50.000$, devo ammettere che potremmo assistere a un movimento fino a 100.000$. Tuttavia, non andrebbe escluso nemmeno un crollo a zero.

Sebbene un movimento fino a 100.000$ sia possibile, un crollo permanente a zero è inevitabile. Se non volete giocare d'azzardo, comprate oro."

Anche altri hanno definito Bitcoin una bolla, come fece all’inizio del 2021 il politico russo Anatoly Aksakov. Inoltre, Kenneth Rogoff, un professore dell'Università di Harvard, si è dimostrato esitante su BTC nel gennaio 2021:

"Nonostante il mio scetticismo verso Bitcoin, il suo prezzo è salito. Ma la domanda è sempre la stessa: qual è il suo utilizzo? Ha valore solo perché la gente pensa che abbia valore? In tal caso è una bolla che prima o poi scoppierà. [...]

Nel lungo periodo, se non verrà trovato un uso, allora la bolla scoppierà. E spero che tale uso non venga trovato mai, dato che si tratta di una copertura contro la distopia."

Tuttavia, anche se Bitcoin non è tecnicamente "ancorato" a nulla, non è nemmeno legato al debito o ai problemi di nessun Paese specifico. È gestito dal popolo, è senza confini, e permette agli utenti di mantenere il controllo dei propri fondi, oltre a svolgere rapidamente transazioni a livello globale. L’asset ha sopportato molte avversità fin dalla sua nascita, ma ad ogni ciclo la sua adozione aumenta.