Il 2020 è stato orribile praticamente per tutti, ad eccezione di chi possiede Bitcoin (BTC). Il prezzo di Bitcoin è aumentato del 125% dall’inizio dell’anno ad oggi, rendendolo ancora una volta l’asset più performante dell’ultimo decennio.
Stranamente, il pubblico sembra essere completamente incurante di questo fatto. Tuttavia, non tutti stanno ignorando il recente rialzo di Bitcoin sopra i 16.000$: attualmente, il prezzo dista solo il 20% dal suo massimo storico.
Wall Street non è ancora arrivata
Considerando l’anno impressionante di Bitcoin, non sorprende che Wall Street stia iniziando ora a rendersi conto che la prima criptovaluta decentralizzata al mondo non scomparirà tanto presto.
Ricordate il 2017? Quella storica bull run di Bitcoin è stata guidata principalmente da trader retail, gente comune che si aspettava una ressa in Wall Street a fianco della frenesia di nuovi token emessi tramite Initial Coin Offering.
Allo stesso tempo, il CME ha introdotto i suoi future su Bitcoin regolati in contanti durante il picco a dicembre 2017 e… pop!
Nei mesi successivi il prezzo di BTC è crollato bruscamente e l’hype è svanito in un bear market pluriennale. I necrologi annunciati dai media hanno convinto la persona comune a mangiare la foglia, e molti hanno scartato Bitcoin come una qualsiasi altra bolla scoppiata.
Le ricerche su Google per “Bitcoin” raccontano sostanzialmente tutta la storia.
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Nel 2020, invece, le ricerche del pubblico per Bitcoin non riflettono più l’andamento di BTC. Sembra che il prezzo si sia “dissociato.”
Cosa ancora più interessante è il fatto che anche Wall Street rimane ancora prevalentemente a bordo campo, suggerendo che BTC potrebbe essere sottovalutato a 16.000$ e con un market cap a 297 miliardi di dollari. Tuttavia, gli ultimi dati suggeriscono che le cose stanno già iniziando a cambiare.
“Wall Street non è ancora arrivata,” ha spiegato il mese scorso Cameron Winklevoss, co-fondatore dell’exchange Gemini, aggiungendo:
“Le istituzioni non sono in Bitcoin al momento. Nell’ultimo decennio è stato un fenomeno retail. Wall Street ne parla, ne è consapevole, però non è ancora entrata dal nostro punto di vista, ma sta iniziando a succedere.”
Codici postali ricchi a New York e Silicon Valley spingono il prezzo di BTC
Come segnalato da Cointelegraph all’inizio del mese, al momento sono principalmente le aree benestanti a New York e Silicon Valley, abitate da molti individui ad alto patrimonio netto, ad essere più interessate a Bitcoin.
Mentre il pubblico generale è per lo più ignaro, diversi investitori facoltosi stanno proclamando BTC come una nuova classe di asset. Paul Tudor Jones, Michael Saylor e Stanley Druckenmiller hanno sollevato un polverone nel 2020, rivelando le loro posizioni in Bitcoin.
Comprendono qualcosa che il pubblico non sapeva nel 2017? Forse la persona comune era semplicemente troppo in anticipo allora?
Jones ha spiegato che investire in BTC è simile ad investire in azioni Apple nei primi giorni della società. Saylor ha affermato che la sua compagnia, MicroStrategy, ha comprato un totale di 425 milioni di dollari in Bitcoin e li conserverà per 100 anni definendo l’asset “il miglior collaterale del mondo.”
Nel frattempo Druckenmiller, il più recente grande nome convertito a Bitcoin, sostiene che “se la scommessa sull’oro funzionerà, probabilmente la scommessa su Bitcoin funzionerà meglio.”
Insieme, questi investitori smart money stanno iniziando a rendersi conto di una cosa. Nelle parole di Tyler Winklevoss:
“Bitcoin è un oro migliore dell'oro stesso.”
Nel 2020, l’oro è salito solo del 23% durante un anno di tumulto economico globale, condizioni in cui il bene rifugio dovrebbe risplendere.
Bitcoin, o “l’oro digitale,” ha rubato la scena guadagnando il 125% dall’inizio dell’anno ad oggi e quasi il 300% dai minimi toccati a marzo nel crollo dovuto al coronavirus. Per di più, il market cap di BTC è solo il 2,36% di quello dell’oro, fattore che alcuni investitori a lungo termine considerano la scommessa asimmetrica con il rapporto rischio/rendimento migliore della storia.
Le persone che hanno comprato Bitcoin dieci o persino cinque anni fa sarebbero molto probabilmente d’accordo.
La fine della “fase stealth” di Bitcoin
Con la sua offerta limitata, Bitcoin sta diventando particolarmente attraente come copertura contro l’inflazione, una variabile tutt’altro che garantita dalla Federal Reserve degli Stati Uniti.
A differenza dell’oro, però, la scarsità di Bitcoin è assoluta. La sua offerta è matematicamente fissa e non può essere alterata da nessuna autorità.
Inoltre, il tasso di emissione di nuovi BTC viene ridotto del 50% ogni quattro anni, meccanismo che secondo gli analisti rappresenta uno dei più grandi catalizzatori per i nuovi cicli di mercato rialzisti. Questo evento prende il nome di halving, e il più recente si è verificato a maggio 2020.
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Il trader di criptovalute Michaël van de Poppe crede che il mercato di Bitcoin stia uscendo dalla "fase stealth" per entrare nella "fase di sensibilizzazione": BTC non è più soltanto denaro digitale per comprare droga sul dark web.
Secondo van de Poppe:
“Con l'arrivo di Stan Druckenmiller, Michael Saylor e altre società quotate nei mercati di Bitcoin, è piuttosto chiaro che ci troviamo nella fase iniziale di un nuovo ciclo rialzista.”
Bitcoin è un club ristretto, e tu puoi farne parte
Oltre all’halving, gli investitori sopra menzionati si sono anche accorti che dal 2017 i fondamentali di BTC, l’attività sul network e l’infrastruttura on-ramp (ad es., Cash App, PayPal) sono migliorati in modo significativo. Non sorprende quindi che questa classe di asset emergente inizi a sembrare una scommessa vincente per lo smart money.
Col tempo, altri investitori si renderanno conto che una piccola allocazione di capitale in Bitcoin incrementa notevolmente i rendimenti del portafoglio. Il mese scorso, Dan Tapiero, co-fondatore di 10T Holdings, ha segnalato:
“Negli ultimi 5 anni, una posizione in BTC anche solo del 3% avrebbe migliorato le prestazioni di un portfolio 60/40 dal 6,8% al 10,2%.”
Di questo passo, i clienti di fondi d’investimento inizieranno a fare domande come: Perché l’investimento in Bitcoin di mio nipote sta superando il mio 401K, i titoli FAANG, l’oro e Warren Buffett messi insieme? Come posso ottenere un’esposizione su Bitcoin?
Ma ciò che rende Bitcoin davvero unico è che non segue le regole di Wall Street. È software dotato di un proprio insieme di regole. Non è un titolo azionario o una IPO. È una tecnologia aperta a tutti il cui uso è volontario. Ha early adopter, non insider. Ha cicli di mercato, non bailout. Esiste da più di un decennio e diventa più forte con ogni giorno che passa.
Nonostante sia operativo da quasi 12 anni, Bitcoin sta iniziando solo ora ad apparire sotto i riflettori e ad essere preso sul serio da investitori seri. Allo stesso tempo, mantiene la più bassa barriera all’ingresso per tutti gli altri rispetto alla finanza tradizionale.
È proprio questo il motivo per cui Bitcoin presenta ancora un’opportunità unica per la persona comune: acquisire BTC ora a prezzi più bassi rispetto a quelli che Wall Street pagherà in futuro.
Le idee e le opinioni espresse in questo articolo appartengono unicamente all’autore e non riflettono necessariamente i punti di vista di Cointelegraph. Ogni investimento e operazione di trading comporta dei rischi. Dovresti condurre una ricerca propria quando prendi una decisione.